Apple HomeKit: aggiornamento obbligatorio entro l’autunno 2025 – Tutto quello che c’è da sapere sul passaggio alla nuova architettura
Apple ha annunciato che entro l’autunno del 2025 sarà obbligatorio aggiornare la piattaforma HomeKit alla nuova architettura introdotta con iOS 19, terminando il supporto per la precedente versione. Questo aggiornamento, che segue l’implementazione iniziale del 2023, rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui gli utenti gestiscono la loro smart home attraverso dispositivi Apple. La nuova architettura promette miglioramenti in termini di sicurezza, efficienza e scalabilità, con funzionalità avanzate integrate che ottimizzano la comunicazione tra dispositivi e consentono di controllare contemporaneamente un maggior numero di accessori. Gli utenti dovranno effettuare un passaggio guidato per aggiornare firmware, controller e interfacce, assicurandosi anche della compatibilità dei dispositivi presenti in casa per evitare malfunzionamenti o interruzioni del servizio.
Tra le principali novità introdotte ci sono la possibilità di creare profili ospite con accessi temporanei, limitati a specifici giorni, orari o stanze, e la funzione di cronologia attività che traccia in maniera sicura tutte le azioni compiute sugli apparecchi smart, rendendo la casa più sicura e il controllo più dettagliato. L’aggiornamento sarà obbligatorio con l’arrivo globale di iOS 19 e comporterà un’interruzione dei servizi per chi non lo effettuerà, inclusa la perdita del controllo remoto su luci, termostati e telecamere. Apple raccomanda vivamente di procedere con l’aggiornamento appena disponibile, eseguendo backup, aggiornando firmware di dispositivi non Apple e pianificando momenti in cui la casa possa restare offline per evitare disagi.
Le opinioni degli esperti sono divise: da un lato si evidenziano i miglioramenti in termini di sicurezza e funzionalità, dall’altro le preoccupazioni riguardano il possibile costo economico e ambientale del dover sostituire dispositivi non più compatibili. Guardando al futuro, Apple punta a un’integrazione sempre più profonda con lo standard Matter, ampliando la compatibilità con dispositivi di altre marche e sfruttando l’intelligenza artificiale e nuove modalità di controllo vocale attraverso Siri per rendere l’esperienza smart home ancora più intuitiva e personalizzata. In conclusione, aggiornare HomeKit entro il 2025 è fondamentale per continuare a godere delle potenzialità della casa connessa e dei vantaggi offerti dall’evoluzione tecnologica di Apple.
La nuova gamma OPPO Find X9 per il 2025 rappresenta una svolta significativa nel settore degli smartphone premium, con quattro modelli distinti – Find X9, Find X9 Plus, Find X9 Pro e Find X9 Ultra – pensati per soddisfare esigenze di mercato diversificate, dai consumatori più attenti al prezzo fino agli utenti che cercano prestazioni elevate e tecnologie avanzate. Questa strategia di diversificazione consente a OPPO di coprire un ampio spettro di preferenze, offrendo design raffinati con materiali di alta qualità come vetro lucidato e alluminio aerospaziale. Gli smartphone si caratterizzano per moduli fotografici con dettagli metallici e una palette colori moderna, oltre a ergonomia migliorata per una presa ottimale anche con schermi ampi. Dal punto di vista del display, tutti i modelli montano pannelli AMOLED di elevata qualità, con dimensioni da 6,3 pollici sul modello base fino a 6,82 pollici sull’Ultra, offrendo risoluzioni Full HD+ o superiori, refresh rate fino a 120Hz e supporto HDR10+, privilegiando pannelli piatti per una maggiore resistenza agli urti e costi contenuti. Il cuore tecnologico della gamma è costituito da processori di fascia alta, con il modello Ultra equipaggiato con il nuovo Snapdragon 8 Elite 2, mentre gli altri usano varianti di Snapdragon 8 Gen 2 o simili, assicurando così potenza ed efficienza. La fotografia è uno dei grandi punti di forza, soprattutto grazie al Find X9 Ultra che monta un sensore da 200 MP con avanzate tecnologie di binning e zoom ottico 6x, affiancato da funzionalità AI per migliorare gli scatti e supporto video fino a 8K. A livello software, i dispositivi integreranno l’interfaccia personalizzata basata su Android 15, con funzioni per la gestione intelligente dell’energia, privacy migliorata, multi-tasking avanzato e integrazione con l’ecosistema OPPO. L’autonomia sarà garantita da batterie tra 4500 e 5000 mAh, con ricarica rapida a 80W e supporto wireless sui modelli superiori. Sul fronte connettività, la serie includerà 5G globale, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3, NFC e UWB, con resistenza certificata IP68 su Pro e Ultra e sensori biometrici avanzati. Il lancio inizierà in Cina con l’obiettivo di espandersi a livello globale entro il terzo trimestre del 2025, mirando soprattutto a mercati occidentali con una politica di prezzo competitiva e attenzione alla sostenibilità. In sintesi, la gamma OPPO Find X9 si propone come un punto di riferimento nel mercato smartphone del 2025, combinando varietà di modelli, eccellenza nel display, potenza hardware di punta, innovazioni fotografiche e connettività all’avanguardia, promettendo così un’esperienza avanzata e accessibile sia per appassionati sia per utenti professionali.
Il WD_Black SN8100, recentemente lanciato da Sandisk, rappresenta una vera rivoluzione nel settore degli SSD M.2, con prestazioni e capacità senza precedenti. Con una velocità di lettura sequenziale fino a 14.900 MB/s e una capacità massima di 8 TB, questo SSD si posiziona come il più veloce al mondo nella sua categoria, destinato a soddisfare esigenze sia di utenti appassionati che di professionisti. Le caratteristiche tecniche, comprese le elevate velocità di scrittura fino a 11.000 MB/s e la robusta resistenza fino a 2400 TBW, rendono il WD_Black SN8100 ideale per applicazioni high-end come il gaming avanzato, l’editing video e l’uso in workstation e server. I modelli da 1 TB e 4 TB offrono differenti vantaggi, rispettivamente in termini di velocità e resistenza, garantendo una flessibilità d’uso ampia. Dal punto di vista pratico, questo SSD rivoluziona il gaming moderno riducendo drasticamente i tempi di caricamento e migliora l’efficienza di professionisti nei workflow più complessi. Nel mercato 2025 degli SSD, il SN8100 si distingue nettamente, sopraffacendo molti concorrenti sia in termini di velocità che di capacità e durata. I primi feedback della community ne apprezzano le prestazioni e la gestione termica, sebbene il prezzo elevato possa limitarne l’adozione iniziale. In definitiva, il WD_Black SN8100 stabilisce nuovi standard per lo storage di fascia alta, con potenziale per rivoluzionare il settore nei prossimi anni grazie a un mix di velocità, capacità e affidabilità senza compromessi.
Nel maggio 2025, Jamie Lee Curtis ha ottenuto da Meta la rimozione di un annuncio pubblicitario deepfake che utilizzava la sua immagine e voce senza autorizzazione. Questa vicenda ha acceso il dibattito sulla protezione della privacy dei personaggi famosi in un’era in cui le tecnologie di intelligenza artificiale permettono di creare video e audio estremamente realistici, difficili da distinguere da quelli autentici. La manipolazione dell’immagine ha causato un danno d’immagine notevole all’attrice, che con un appello pubblico ha sollecitato Mark Zuckerberg a intervenire, sottolineando l’importanza del controllo personale sull’immagine, soprattutto in ambiti commerciali.
Meta ha risposto prontamente rimuovendo il video e dichiarando violata la propria policy sulla tutela del diritto d’immagine e della privacy, ma ha ammesso le difficoltà nel monitorare efficacemente la diffusione di deepfake. Il caso evidenzia come le nuove tecnologie mettano a rischio la reputazione e la dignità delle celebrità, esponendole a usi non autorizzati che possono influenzare profondamente la percezione pubblica, anche a livello economico e personale.
L’intervento di Jamie Lee Curtis rappresenta un precedente importante per la regolamentazione dei contenuti generati con IA. Ha stimolato un dibattito sull’opportunità di adottare normative internazionali per tutelare meglio il diritto all’immagine e la privacy, oltre che a una maggiore trasparenza e controllo sugli algoritmi usati dalle piattaforme. La vicenda ha ispirato altri personaggi pubblici a denunciare abusi simili, richiamando l’attenzione sull’urgenza di strumenti legali efficaci e di una responsabilità più solida delle multinazionali tecnologiche nel prevenire l’uso illecito dei deepfake, proteggendo così i diritti e la dignità nell’era digitale.
L’Arabia Saudita sta vivendo una rivoluzione tecnologica centrata sull’intelligenza artificiale (AI), con il sostegno di AMD e NVIDIA, che hanno annunciato investimenti massicci nella start-up saudita HUMAIN. Questo progetto mira a creare 500 megawatt di capacità di calcolo AI nei prossimi cinque anni, trasformando il paese in un polo strategico per l’infrastruttura AI e sfidando il predominio cinese nel settore. Il programma Vision 2030 del Principe Mohammed bin Salman è la cornice di questa iniziativa, con l’obiettivo di diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dal petrolio attraverso lo sviluppo di industrie innovative e tecnologiche.
La partnership tra AMD, NVIDIA e HUMAIN rappresenta una svolta significativa nel panorama tecnologico regionale. AMD investirà fino a 10 miliardi di dollari, mentre NVIDIA fornirà più di 18.000 chip GB300 Blackwell, tra i più avanzati dispositivi per AI nel 2025. Questa capacità consente lo sviluppo di applicazioni AI su scala globale, da sistemi di machine learning avanzati a smart city, garantendo prestazioni elevate e efficienza energetica. Inoltre, l’iniziativa contribuisce a creare una filiera tecnologica alternativa alla Cina, riducendo i rischi geopolitici e aumentando il controllo sulle tecnologie sensibili.
Il progetto di HUMAIN si estende oltre la semplice infrastruttura, includendo la formazione di talenti locali e collaborazioni scientifiche internazionali, con l’ambizione di diventare un hub globale dell’AI. La presenza strategica dell’Arabia Saudita, a cavallo tra Europa, Africa e Asia, può favorire nuove relazioni commerciali e tecnologiche. Tuttavia, il successo dipenderà dalla gestione delle sfide legate alla sicurezza, sostenibilità energetica e ritorno economico. In sintesi, questa alleanza rappresenta una sfida globale che potrebbe ridefinire la geografia tecnologica mondiale, mettendo in discussione il dominio cinese nel settore delle infrastrutture AI.
Linus Torvalds, il celebre creatore del sistema operativo Linux, ha recentemente deciso di tornare a utilizzare una tastiera meccanica dopo sei mesi di sperimentazione con una tastiera a basso profilo. La sua scelta nasce dall’aumento dei refusi di digitazione attribuiti alla mancanza del feedback tattile e acustico tipico delle tastiere meccaniche, in particolare quelle con switch Cherry MX Blue. Questo episodio ha riacceso il dibattito nell’ambiente dei programmatori sull’importanza degli strumenti di input e su come la tastiera influisca sulla produttività e sulla precisione nella scrittura del codice. Torvalds sottolinea che la comodità non è l’unico fattore determinante: per lui il feedback fisico e sonoro è essenziale per mantenere alte le prestazioni di digitazione. La tastiera meccanica, infatti, offre non solo una lunga durata ma anche benefici come la riduzione degli errori, un migliore apprendimento muscolare e meno fatica durante lunghe sessioni di lavoro, elementi fondamentali per chi, come Torvalds, scrive molto codice ogni giorno.
Dal punto di vista tecnico, le tastiere meccaniche si differenziano da quelle a basso profilo per la presenza di switch indipendenti che garantiscono un feedback più marcato, sia tattile che acustico. Le tastiere meccaniche, sebbene più rumorose e voluminosi, permettono una digitazione più precisa, mentre quelle a basso profilo, più sottili e leggere, sono spesso preferite in ambienti silenziosi o per motivi di portabilità. La scelta della tastiera giusta dipende quindi dalle necessità individuali e dallo stile di lavoro. La testimonianza di Torvalds insegna che l’efficienza e il comfort personale vengono prima delle mode, e anche esperti programmatori possono riscontrare un peggioramento delle performance se utilizzano strumenti che non soddisfano il loro bisogno di feedback.
Guardando al 2025, la preferenza per le tastiere meccaniche tra i programmatori rimane alta, con oltre il 60% degli sviluppatori che le sceglie per le loro sessioni lavorative più intense. Switch come i Cherry MX Blue e Brown sono particolarmente apprezzati per il loro equilibrio tra tattile e rumorosità. Inoltre, cresce l’interesse per tastiere personalizzate, ergonomiche e programmabili. Mentre le tastiere low profile continuano ad essere scelte per mobilità o ambienti silenziosi, i professionisti che puntano su precisione e produttività indicano la tastiera meccanica come la soluzione ideale. La qualità, il tipo di switch, il layout e altre caratteristiche extra devono essere valutate attentamente per scegliere lo strumento più adatto alle proprie esigenze. In conclusione, come insegna Torvalds, la tecnologia deve adattarsi alle necessità umane, e riscoprire soluzioni tradizionali può fare la differenza tra una giornata produttiva e una frustrante.
TikTok sta innovando profondamente il panorama dei social media grazie al lancio di AI Alive, una nuova funzione basata sull’intelligenza artificiale che permette di trasformare una semplice fotografia statica in un video realistico. Questa tecnologia avanzata utilizza algoritmi di deep learning altamente sofisticati per riconoscere tratti facciali e oggetti, animandoli in modo fluido e naturale in pochi secondi. Grazie a un’interfaccia intuitiva integrata nell’app TikTok, utenti di ogni livello possono caricare immagini, inserire un breve prompt descrittivo e generare videoclip personalizzati, pronti per la condivisione immediata. Le possibilità creative sono ampie, spaziando dall’animazione di volti storici e foto in bianco e nero fino alla creazione di meme animati o video promozionali innovativi. Dal punto di vista della sicurezza, TikTok ha implementato misure rigorose per garantire la protezione dei dati, inclusa l’anonimizzazione delle immagini, la limitazione della conservazione e strumenti per la cancellazione immediata dei contenuti, rispondendo così alle crescenti preoccupazioni sulla privacy in ambito digitale.
L’introduzione di AI Alive rappresenta un cambiamento significativo anche per la cultura digitale e l’economia dei creatori di contenuti. Abbatte le barriere tecniche e di costo per la produzione di video di alta qualità, favorendo l’emergere di nuove figure professionali e nuovi format espressivi che mescolano fotografia e animazione in modi prima difficilmente raggiungibili. Rispetto ad altre piattaforme e strumenti simili, questa funzione si distingue per rapidità, qualità del realismo e perfetta integrazione nell’ecosistema TikTok, eliminando la necessità di applicazioni esterne. Mentre esperti e creatori celebrano le innovative opportunità, restano aperti dibattiti sulle implicazioni etiche, in particolare riguardo a possibili usi impropri come la creazione di deepfake, sottolineando la necessità di regole chiare e vigilanza costante da parte di aziende, istituzioni e comunità.
Guardando avanti, AI Alive anticipa un futuro in cui l’animazione delle immagini e la generazione automatica di storie digitali diventeranno sempre più sofisticate e diffuse, con applicazioni che spaziano dall’educazione alla pubblicità emozionale fino alla conservazione del patrimonio culturale. TikTok sta già pianificando aggiornamenti per offrire controlli più dettagliati sull’animazione, la combinazione di più foto e l’integrazione di effetti vocali generati da IA. Questa evoluzione tecnologica, se accompagnata da un forte impegno verso sicurezza, trasparenza ed etica, promette di ridefinire radicalmente l’intrattenimento digitale, aprendo nuove opportunità narrative e creative per creator, utenti e brand in tutto il mondo.
La crescente digitalizzazione e l’uso diffuso dei dispositivi mobili hanno reso la sicurezza dei dati e della privacy una priorità urgente. Google ha risposto a questa esigenza introducendo la Protezione Avanzata in Android 16, un aggiornamento innovativo che mira a migliorare significativamente la difesa contro minacce informatiche sofisticate. Questa soluzione integrata amplia gli strumenti di sicurezza esistenti, combinando tecnologie di machine learning e interfacce intuitivi per offrire protezione anche a utenti senza competenze tecniche specifiche. L’obiettivo è proteggere l’identità, i dati personali e la privacy in un ecosistema mobile sempre più vulnerabile, democratizzando l’accesso a funzionalità di sicurezza avanzata e ponendo le basi per un cambiamento culturale nella gestione della propria sicurezza digitale.
Android 16 introduce nuove funzionalità come sistemi di autenticazione biometrica multipla, monitoraggio costante di attività sospette, notifiche tempestive e un controllo granulare sui permessi delle app. Una novità importante è il sistema di registrazione delle intrusioni, che traccia in tempo reale i tentativi di accesso non autorizzati e fornisce feedback immediato all’utente, contribuendo a bloccare attacchi mirati e phishing sofisticati. Google integra inoltre misure rigorose per garantire la privacy, come la cifratura end-to-end dei dati sensibili e la limitazione dell’accesso ai registri di intrusioni, in conformità con il GDPR. Il rilascio è programmato in modo graduale per garantire stabilità e adattamento degli utenti a questa nuova cultura della sicurezza.
Particolare attenzione è riservata a categorie vulnerabili quali giornalisti, attivisti e funzionari pubblici, che potranno usufruire di strumenti dedicati per salvaguardare comunicazioni riservate e dati sensibili, rafforzando così la libertà di espressione. L’esperienza utente è stata migliorata per ridurre le distrazioni, semplificare l’autorizzazione delle attività e centralizzare la gestione della sicurezza, consentendo una personalizzazione efficace dei livelli di protezione. Guardando al futuro, Google pianifica ulteriori integrazioni tra intelligenza artificiale e sicurezza, collaborazioni per standard internazionali e l’adozione di moduli hardware dedicati. In sintesi, la Protezione Avanzata di Android 16 si pone come pietra miliare nella sicurezza mobile, offrendo un ambiente più sicuro, rispettoso della privacy e capace di accrescere la fiducia degli utenti nel digitale.
La partnership tra DHL e Boston Dynamics rappresenta un punto di svolta nel campo della logistica globale, introducendo oltre 1.000 robot Stretch nei magazzini DHL di tutto il mondo. Questo accordo segna la continuazione di una strategia pluriennale di automazione già avviata da DHL, che conta già su migliaia di robot e dispositivi intelligenti nel proprio network. L’obiettivo è consolidare una leadership nella robotica logistica, sfruttando la tecnologia avanzata di Boston Dynamics per migliorare l’efficienza e la sicurezza nelle operazioni di magazzino. La co-creazione di nuove soluzioni robotiche congiunte permette un’innovazione continua, adattata alle esigenze specifiche della supply chain globalizzata.
L’investimento di oltre un miliardo di euro negli ultimi tre anni testimonia l’impegno concreto di DHL nell’automazione dei suoi centri logistici, integrando robot collaborativi, sistemi di picking automatizzati e tecnologie di intelligenza artificiale. Il robot Stretch, sviluppato da Boston Dynamics, è progettato per svolgere compiti laboriosi come il carico e scarico dei pacchi con grande precisione, autonomia e velocità, grazie a sensori avanzati e braccio robotico sofisticato. L’introduzione massiccia di Stretch promette un significativo aumento della produttività e una maggiore elasticità nella gestione delle merci, contribuendo a ridurre i tempi di transito e i costi operativi.
L’adozione su larga scala della robotica comporta una trasformazione profonda nelle attività di magazzino, migliorando l’efficienza e la sicurezza sul lavoro, oltre a richiedere una riqualificazione del personale, che assume ruoli più tecnologici e strategici. Il progetto DHL-Boston Dynamics fa scuola a livello internazionale, posizionando DHL all’avanguardia nella corsa globale all’automazione logistica. Non mancano considerazioni etiche sulla transizione occupazionale, ma l’approccio è orientato a integrare uomo e macchina in modo sinergico. Questo modello innovativo di robotica e co-creazione apre nuove prospettive per la sostenibilità, la scalabilità e la competitività della supply chain del futuro, ponendo un nuovo standard globale in logistica automatizzata.
Google sta per lanciare una nuova funzione rivoluzionaria nel campo della ricerca visiva, un’alternativa a Pinterest che permette di salvare e organizzare immagini in cartelle tematiche, specialmente nei settori della moda e del design d’interni. Questa novità, annunciata in vista del Google I/O 2025, risponde alla crescente domanda di strumenti che permettano non solo di trovare immagini ma anche di archiviarle facilmente per usi personali o professionali. Grazie a un’interfaccia semplice e integrata nei profili Google, gli utenti potranno condividere collezioni di immagini e accedere a queste da vari dispositivi, senza bisogno di app aggiuntive. Google punta così a rafforzare la sua posizione nel mercato delle ricerche visive e a contrastare la leadership di Pinterest, offrendo un’esperienza più integrata e personalizzata, anche grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, che suggerirà contenuti e organizzazioni sempre più pertinenti. Dal punto di vista commerciale, questa funzione rappresenta un’enorme opportunità per monetizzare l’interesse degli utenti attraverso pubblicità contestuali e targetizzate, proteggendo e potenziando i ricavi pubblicitari contro concorrenti come Instagram e Pinterest. Gli utenti, dai privati ai professionisti come stilisti e architetti, avranno a disposizione uno strumento versatile per raccogliere ispirazioni, collaborare e presentare progetti, rivoluzionando le abitudini digitali esistenti. Inoltre, Google si impegna ad assicurare elevati standard di privacy e sicurezza, rispettando normative come il GDPR, per garantire fiducia e trasparenza agli utenti nella gestione dei loro dati. In sintesi, l’alternativa Google a Pinterest promette di cambiare profondamente la ricerca visiva online, con una funzione integrata, personalizzata e strategicamente pensata per i segmenti di mercato più dinamici e redditizi, aprendo la strada a futuri sviluppi anche in altri settori come food e viaggi.
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