Intel Foundry: Pareggio di Bilancio Atteso per il 2027 tra Strategie e Nuove Opportunità di Mercato
Intel Foundry, la divisione produttiva di semiconduttori di Intel, mira a raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2027, una data che segna una chiara sfida nel settore globale dei chip. Questa ambizione è sostenuta da una strategia articolata che prevede investimenti significativi nelle tecnologie di processo avanzate, in particolare il nodo produttivo 14A che rappresenta il fulcro per attirare clienti esterni. Parallelamente, il processo 18A sarà principalmente dedicato ai prodotti interni di Intel, delineando così una strategia duale che punta a rafforzare sia la gamma di prodotti Intel sia la competitività sul mercato foundry. Le dichiarazioni del CFO David Zinsner sottolineano che, nonostante la domanda di chip sia in crescita, il volume clienti esterne è ancora in fase di sviluppo, richiedendo un consolidamento progressivo della reputazione e dell’infrastruttura di Intel Foundry.
Il contesto di mercato mostra una domanda elevata di semiconduttori, spinta da settori quali l’intelligenza artificiale, l’automotive e l’Internet delle cose, mentre le tensioni geopolitiche spingono i clienti a cercare alternative produttive fuori dall’Asia. Intel sfrutta questa opportunità puntando su un modello di produzione flessibile che combina risorse interne e collaborazioni con fornitori esterni per garantire continuità e rispondere efficacemente ai picchi di domanda. Nel confronto competitivo, Intel si trova a sfidare giganti come TSMC e Samsung, che vantano una maggiore base clienti, ma può fare leva sulla sua storica reputazione e sull’eccellenza tecnica del proprio team di ingegneri. La strategia verso il 2027 prevede investimenti in R&D, co-creazione con clienti esterni e ampliamento delle infrastrutture, anche in Europa e Nord America.
Il cambiamento di Intel Foundry avrà impatti significativi sull’ecosistema tecnologico globale, offrendo ai clienti esterni, specialmente occidentali, l’accesso a tecnologie produttive avanzate con minori rischi geopolitici. Tuttavia, permangono rischi come possibili ritardi nel deployment delle nuove tecnologie, crescita della concorrenza e volatilità della domanda di chip. Nel complesso, la trasformazione del periodo 2025-2027 rappresenta una svolta per Intel, orientata a ridefinire il proprio ruolo nel mercato globale dei semiconduttori, con possibili benefici per tutta la comunità industriale e innovativa internazionale.
Xiaomi ha annunciato che sette smartphone delle famiglie Redmi e POCO tra cui Redmi Note 11T Pro, Redmi K50i, POCO F4 e POCO X4 GT non riceveranno più aggiornamenti software e patch di sicurezza a partire da giugno 2025. Questa decisione, attesa dagli utenti che seguono le policy aziendali, impatta migliaia di utenti a livello globale, specialmente considerando la popolarità di questi modelli per il loro buon rapporto qualità-prezzo. La fine del supporto significa che i dispositivi rimarranno alla loro versione attuale del sistema operativo senza ulteriori miglioramenti o correzioni, con rischi concreti in termini di sicurezza e compatibilità delle app. Le politiche di Xiaomi prevedono in media circa due anni di aggiornamenti per i dispositivi di fascia media, tempo che ormai è stato superato per questi sette modelli, uno scenario comune nel mercato ma che può risultare deludente per alcuni utenti.
Il termine “fine supporto” implica che gli smartphone non riceveranno più né aggiornamenti del sistema operativo né patch di sicurezza, mettendo a rischio gli utenti rispetto a possibili attacchi informatici come malware e furto di dati personali. Senza aggiornamenti regolari, le app più recenti potrebbero diventare incompatibili e le funzionalità potrebbero degradare. Inoltre, il servizio clienti Xiaomi non offre più assistenza per problemi software correlati. Anche se la durata del supporto può apparire breve rispetto ad altri brand che offrono fino a 4-5 anni, la decisione è motivata da costi di manutenzione, focalizzazione su nuovi prodotti e limiti hardware. Per chi possiede un dispositivo a fine vita, le strategie possibili sono l’uso consapevole con maggior cautela, il passaggio a ROM alternative per utenti esperti, la sostituzione con un nuovo smartphone o l’impiego del device per usi secondari come smart home.
Gli utenti hanno reagito con opinioni contrastanti, critici per la durata limitata del supporto ma anche consapevoli della convenienza dei dispositivi Xiaomi. L’azienda deve quindi lavorare su trasparenza e comunicazione per mantenere la fidelizzazione. In futuro si prevede che Xiaomi possa ottimizzare ulteriormente i cicli di aggiornamento, rispondendo a normative e pressioni di mercato, mentre la durata degli aggiornamenti diventerà sempre più un criterio fondamentale per gli acquirenti. Gli utenti sono invitati a monitorare le politiche di supporto, considerare offerte di permuta e privilegiare modelli con garanzie di update più estese per proteggere sicurezza e privacy nel tempo.
L’intelligenza artificiale rappresenta un campo strategico di innovazione e competizione globale, con Tether, la terza criptovaluta mondiale per capitalizzazione, che introduce Qvac, una piattaforma AI decentralizzata. Presentata durante l’AI Week di Milano 2025 dal CEO Paolo Ardoino, Qvac si propone come una sfida netta all’egemonia delle Big Tech offrendo trasparenza, rispetto della privacy e apertura degli ecosistemi digitali. Questa iniziativa segna una svolta rilevante, poiché intende restituire il controllo dei dati agli utenti e favorire un’intelligenza artificiale più libera e partecipativa, rompendo con i modelli centralizzati dominati da pochi grandi player.
Tether, fondata nel 2014 e attiva nel settore delle stablecoin, ha raggiunto una capitalizzazione di 150 miliardi di dollari e profitti significativi, consolidandosi come un attore chiave nell’ecosistema tecnologico e finanziario globale. La piattaforma Qvac si basa su tre pilastri fondamentali: AI locale eseguita sui dispositivi degli utenti per garantire privacy e velocità, proprietà dei dati totalmente in mano agli utenti, e un modello “permissionless” che consente a chiunque di utilizzare, contribuire e personalizzare la piattaforma senza autorizzazioni centralizzate. Dal punto di vista tecnico, Qvac adotta metodi di apprendimento federato, machine learning distribuito e smart contract blockchain per garantire sicurezza, scalabilità e trasparenza.
L’impatto di Qvac sul mercato globale AI potrebbe essere profondo, favorendo la disintermediazione delle Big Tech e permettendo a sviluppatori indipendenti e utenti di operare liberamente. La strategia di Tether punta a promuovere la libertà di sviluppo e l’inclusività, integrando AI con criptovalute e offrendo nuove possibilità di tokenizzazione e dApp. Le reazioni del settore sono entusiaste ma attente, consapevoli delle sfide tecnologiche e di adozione. Paolo Ardoino guida questa transizione verso un’AI decentralizzata e trasparente, sfruttando la solidità finanziaria di Tether per creare un ecosistema innovativo e aperto. Qvac potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per l’intelligenza artificiale, più democratica e rispettosa dei diritti digitali, sfidando il dominio delle grandi multinazionali tecnologiche.
OpenAI ha annunciato nel maggio 2025 la disponibilità del modello GPT-4.1 per tutti gli utenti paganti di ChatGPT, segnando una svolta significativa nell’accesso a tecnologie IA avanzate. Prima limitato solo agli sviluppatori tramite API, GPT-4.1 ora va incontro alle richieste della community ampliando l’uso a un pubblico più vasto, tra cui studenti, professionisti e aziende. Questa decisione deriva da un’intensa pressione della base utenti e dall’obiettivo di OpenAI di mantenere la leadership e favorire l’adozione diffusa delle intelligenze artificiali generative. Il modello GPT-4.1 si distingue per avanzate capacità di comprensione contestuale, gestione di input complessi, generazione di codice ottimizzata e personalizzazione del tono, caratteristiche che migliorano significativamente l’esperienza di ChatGPT rispetto alle versioni precedenti.
L’evoluzione di GPT-4.1 ha permesso l’introduzione di nuove funzionalità nell’interfaccia ChatGPT, quali suggerimenti di codice più precisi, debugging avanzato, risposte creative e fortemente contestualizzate, così come maggiore sicurezza con riduzione di bias grazie a filtri e algoritmi di moderazione aggiornati. Gli utenti paganti traggono vantaggi concreti in ambito professionale e accademico: sviluppatori possono lavorare più efficacemente sul codice, content creator ottengono testi di qualità e ricercatori hanno a disposizione uno strumento potente per simulazioni e analisi. Questi progressi consolidano ChatGPT come strumento imprescindibile per produttività e innovazione.
Dal punto di vista della ricerca e dell’etica, GPT-4.1 apre nuove prospettive per l’automazione della revisione accademica, simulazioni linguistico-cognitive e data mining predittivo, favorendo l’interdisciplinarità. Al tempo stesso, l’accesso allargato impone un attento bilanciamento tra innovazione e responsabilità: OpenAI ha implementato misure di sicurezza e formazione per prevenire abusi e garantire la privacy, mentre il dibattito etico sull’uso corretto resta centrale. Guardando avanti, OpenAI intende continuare a migliorare la personalizzazione, ampliare l’offerta ad abbonamenti educativi e affinare strumenti di controllo, segnando un impegno verso un’IA democratica e sempre più integrata nelle attività quotidiane di un pubblico globale.
Nel contesto dell’evoluzione tecnologica delle CPU, Flow Computing si posiziona come protagonista nell’innovazione con la sua Parallel Processing Unit (PPU), un’unità hardware progettata per integrare e potenziare le prestazioni delle CPU tradizionali attraverso un’efficace gestione del parallelismo. Questo dispositivo, diverso dai classici GPU o coprocessori, è in grado di accelerare ogni processo multi-threaded, superando così i limiti delle architetture attuali. Uno degli elementi chiave di questa svolta è il compilatore PPU di Flow Computing, che consente di tradurre automaticamente il codice tradizionale in modalità ottimizzata per la PPU, facilitando la migrazione e l’adozione da parte degli sviluppatori senza la necessità di riscrivere interamente i software esistenti. Gli alpha test hanno confermato risultati impressionanti, con incrementi di prestazioni fino a 100 volte su vari carichi di lavoro paralleli, dimostrando stabilità e efficienza anche su hardware legacy. Questo progresso risolve importanti sfide legate alla parallelizzazione, identificando e gestendo automaticamente dipendenze e conflitti nei processi multi-threaded, migliorando notevolmente la scalabilità e l’efficienza energetica. Le implicazioni per il settore IT sono ampie, includendo una drastica riduzione dei costi energetici, l’adozione di architetture ibride CPU-PPU, e la necessità di nuove competenze per gli sviluppatori. A differenza delle GPU o delle FPGA, la PPU di Flow Computing offre una soluzione plug-and-play più flessibile e facile da integrare, aprendo la strada a numerose applicazioni in ambiti quali cloud computing, intelligenza artificiale, finanza, ricerca scientifica e settori embedded. Guardando al futuro, dopo la fase alpha, sono previste fasi beta, integrazione estesa con piattaforme server e lancio di progetti pilota di grande scala. L’esito di questa iniziativa potrebbe segnare un punto di svolta nella computazione generale, ridefinendo gli standard hardware e software e garantendo una nuova era di efficienza e produttività nel panorama digitale globale.
Microsoft Build 2025 rappresenta un evento chiave nel panorama tecnologico e per la comunità degli sviluppatori a livello mondiale. In programma dal 19 al 22 maggio a Seattle, la conferenza sarà un’occasione privilegiata per scoprire le novità strategiche dell’azienda di Redmond, specialmente in ambito intelligenza artificiale. La manifestazione si propone come punto focale per presentare aggiornamenti su Windows 11, l’evoluzione dell’ecosistema Copilot e le soluzioni cloud di Azure, con un programma ricco di keynote, workshop e sessioni tecniche dedicate. La direzione strategica sarà delineata da Satya Nadella e Kevin Scott, che guideranno il keynote inaugurale con un focus su innovazione e visione futura.
L’intelligenza artificiale domina l’agenda di Microsoft Build 2025, confermando l’impegno della società nell’integrare questa tecnologia in prodotti consumer e enterprise. L’evento offrirà dimostrazioni pratiche e approfondimenti su come l’AI migliori la produttività degli sviluppatori, con particolare attenzione alle nuove funzionalità di Microsoft Copilot, sempre più centrale nei flussi di lavoro. Inoltre, sarà possibile seguire la conferenza in streaming attraverso il sito ufficiale Microsoft e il canale YouTube, con supporti per accessibilità e interazione in tempo reale.
Oltre alle innovazioni in AI, la conferenza proporrà aggiornamenti su strumenti di sviluppo come API, SDK e librerie .NET, rivolti a sviluppatori e professionisti IT. Microsoft Build 2025 rappresenta anche una piattaforma di networking globale, con la partecipazione di startup, istituzioni e community internazionali. Grazie a una strategia basata su trasparenza, apertura e formazione continua, l’evento si conferma un catalizzatore di innovazione digitale, anticipando le tendenze tecnologiche che modelleranno il futuro dell’IT e della collaborazione digitale.
Nel primo trimestre del 2025, Almawave, società italiana leader nelle tecnologie digitali e parte del Gruppo Almaviva, ha registrato una contrazione significativa dei ricavi, scesi a 10,9 milioni di euro con un calo del 26,5% rispetto all’anno precedente. Anche l’utile netto ha subito una forte riduzione, passando da 1,3 milioni a 100.000 euro, riflettendo l’aumento dei costi operativi e degli investimenti in ricerca e sviluppo. Nonostante queste performance finanziarie in calo, l’azienda ha mantenuto un margine operativo lordo positivo, con un EBITDA di 1,3 milioni e un margine del 13,2%, denotando una gestione operativa ancora efficiente.
Il calo dei ricavi è attribuibile a diversi fattori, tra cui il rallentamento degli investimenti pubblici e privati, la crescente competizione di player internazionali specializzati in intelligenza artificiale, e la fase di transizione legata al lancio di nuovi prodotti come la piattaforma Velvet. Quest’ultima rappresenta un investimento strategico chiave, orientato all’innovazione in automazione intelligente, comprensione del linguaggio naturale e integrazione con sistemi esistenti. Almawave ha aumentato gli investimenti strategici del 78%, sottolineando una visione a lungo termine focalizzata sulla leadership tecnologica nonostante le sfide del mercato.
L’ambiente economico e digitale italiano nel 2025 presenta sfide quali la scarsità di personale qualificato, la concorrenza internazionale e ritardi normativi, coi quali Almawave deve confrontarsi. La sua strategia sostenuta dal Gruppo Almaviva punta sull’innovazione continua, partnership strategiche e penetrazione in mercati verticali come sanità e pubblica amministrazione. Guardando al futuro, Almawave mira a trasformare gli investimenti in crescita sostenibile, consolidando la propria posizione nel panorama dell’intelligenza artificiale italiana e contribuendo allo sviluppo digitale nazionale.
Negli ultimi anni, la digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia ha subito una trasformazione significativa, con l’App IO che si afferma come strumento chiave per migliorare l’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione. La recente aggiunta di 8,7 milioni di documenti digitali all’interno dell’App IO, nell’ambito del progetto It-Wallet Italia, rappresenta un avanzamento cruciale verso la modernizzazione della gestione dell’identità digitale e dei processi amministrativi. Questo progetto si propone di centralizzare i documenti fondamentali in un’unica piattaforma digitale, facilitando l’interazione quotidiana dei cittadini con la pubblica amministrazione, migliorando la sicurezza e riducendo la burocrazia cartacea. L’App IO, scaricata da oltre 5 milioni di italiani, funge da hub digitale ufficiale, con funzionalità avanzate che includono la gestione di tessere sanitarie digitali, patenti di guida digitali e carte di disabilità europee digitali, consentendo un accesso semplice e sicuro ai documenti e servizi correlati. I benefici sono evidenti sia per i cittadini, che vedono semplificata la gestione dei documenti e ricevono notifiche tempestive, sia per la pubblica amministrazione, che ottimizza risorse, riduce costi e migliora la tracciabilità dei dati. L’incremento della digitalizzazione rafforza inoltre l’identità digitale degli utenti, promuovendo sicurezza e controllo sui dati personali, con protocolli di autenticazione avanzati per garantire la protezione e prevenire frodi. Nonostante l’esperienza utente semplice e intuitiva, e le prospettive di integrazione di ulteriori documenti e servizi personalizzati, permangono sfide legate al divario digitale, alla resistenza culturale e alla necessità di aggiornamenti infrastrutturali e tutela contro cyberattacchi. In sintesi, l’espansione dell’App IO e del progetto It-Wallet segna una pietra miliare nell’innovazione digitale italiana, con l’obiettivo di creare una cittadinanza digitale accessibile, inclusiva e sicura, superando progressivamente ostacoli tecnologici e culturali e consolidando un modello di e-Government efficiente e moderno.
La missione Ax-4, organizzata da Axiom Space in collaborazione con SpaceX, rappresenta un importante passo nel programma di voli spaziali privati verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Originariamente programmato per lancio tra fine maggio e inizio giugno 2025 dal Kennedy Space Center, il progetto è stato rinviato a causa di problemi tecnici riscontrati sulla capsula Crew Dragon di SpaceX. Questo ritardo ha avuto notevoli ripercussioni sulla pianificazione delle missioni spaziali private del 2025, evidenziando la priorità data alla sicurezza e all’efficienza tecnologica in un settore in rapida crescita come quello dei viaggi commerciali in orbita terrestre bassa. L’attenzione mediatica e istituzionale si è concentrata sull’importanza di garantire i più alti standard prima di procedere al lancio effettivo.
Il rinvio comunicato il 15 maggio 2025 ha messo in luce la complessità tecnica e logistica dei moderni programmi spaziali. Sebbene i dettagli precisi dei problemi tecnici alla Crew Dragon non siano stati completamente divulgati per motivi di sicurezza e riservatezza, si sa che gli interventi riguardano soprattutto sistemi di propulsione secondaria e procedure di sicurezza nei rientri autonomi. La NASA ha dovuto ricalibrare le finestre di lancio per la Ax-4 e altre missioni, riorganizzando attività di addestramento e gestione dei carichi scientifici. Questo dimostra quanto anche un piccolo problema tecnico possa generare un effetto domino sull’intera catena delle operazioni spaziali, evidenziando la necessità di una manutenzione attenta e costante per garantire la continuità delle missioni.
SpaceX e Axiom Space rappresentano oggi due protagonisti chiave nel business emergente dei voli spaziali privati. La collaborazione tra queste realtà ha favorito il progresso tecnologico e l’accessibilità allo spazio, ma ha anche esposto rischi legati alla complessità del riutilizzo dei veicoli e alla gestione delle finestre di lancio condivise. L’episodio della missione Ax-4 rinviata ha innescato un dibattito sull’equilibrio tra la rapidità di sviluppo commerciale e la necessità imprescindibile della sicurezza. Si sono rafforzate le procedure di controllo qualità e manutenzione, mentre la NASA e SpaceX hanno rimarcato il loro impegno a privilegiare la sicurezza degli equipaggi, anche a scapito di ritardi e ripercussioni economiche. Nel futuro si prevede un aumento delle collaborazioni e una maggiore attenzione alla certificazione e alla manutenzione predittiva, con l’obiettivo di rendere i voli privati verso la ISS sempre più affidabili e routine.
Il tennis sta vivendo una rivoluzione tecnologica che coinvolge sempre più la preparazione atletica e la salute degli atleti. Jasmine Paolini, giovane tennista italiana di alto livello, rappresenta un esempio emblematico di come la tecnologia sia ormai integrata nell’allenamento professionistico. In vista della semifinale degli Internazionali BNL d’Italia, Paolini ha effettuato un allenamento intenso monitorato con Amazfit Active 2, uno smartwatch avanzato che consente di raccogliere dati precisi sulla frequenza cardiaca, calorie bruciate e movimenti effettuati, permettendo un’analisi dettagliata delle performance e una personalizzazione degli allenamenti. Questi strumenti aiutano a prevenire infortuni, ottimizzare il recupero e migliorare la qualità delle sessioni, supportando la longevità sportiva. La tecnologia ha introdotto una svolta rispetto ai metodi tradizionali basati su osservazioni soggettive, offrendo dati oggettivi e feedback immediati per migliorare la preparazione atletica. Nell’ambito del tennis femminile italiano e del circuito WTA, l’adozione di gadget fitness rappresenta un vantaggio competitivo e un modello per le nuove generazioni, contribuendo anche a un percorso più sicuro e duraturo. Guardando al futuro, si prevede che dispositivi indossabili, intelligenza artificiale e sistemi integrati di analisi continueranno a trasformare la routine degli sportivi, migliorando la prevenzione degli infortuni, la personalizzazione dei programmi e la longevità delle carriere. L’esempio di Paolini sottolinea come l’unione tra tecnologia, strategia e passione sia ormai il nuovo paradigma per il successo nel tennis professionistico, segnando l’inizio di un’era di maggiore consapevolezza e performance ottimale.
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