
761 milioni di euro dall’UE per i giovani ricercatori: Italia protagonista con 55 premiati
Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) ha stanziato 761 milioni di euro nel 2025 per 478 giovani ricercatori emergenti nell'ambito degli 'starting grant', un programma dedicato a sostenere l'indipendenza e l'innovazione di giovani scienziati nei diversi ambiti disciplinari. L'Italia si distingue con 55 ricercatori premiati, seconda solo alla Germania, e 30 progetti in patria, segnando un ruolo rilevante nonostante posizioni diverse tra nazionalità e sedi di ricerca. Importante anche l'equilibrio di genere, con il 42% di donne finanziate, segno di un crescente impegno europeo per la parità e l'inclusione.
Il Consiglio Europeo della Ricerca, istituito nel 2007 e inserito in Horizon Europe, promuove la ricerca d'eccellenza attraverso una rigorosa valutazione basata su merito, originalità e potenziale innovativo. Gli 'starting grant' destinano circa 1,5 milioni di euro per ogni progetto, offrendo ai giovani scienziati l'opportunità di guidare team autonomi e sviluppare ricerche indipendenti con impatti interdisciplinari. Questo strumento rappresenta un trampolino di lancio cruciale per la carriera, con effetti positivi su occupazione qualificata e rafforzamento delle reti scientifiche europee.
Il contributo italiano riflette un patrimonio di talento ma evidenzia anche la necessità di migliorare l’attrattività degli enti di ricerca nazionali per ridurre la fuga dei cervelli e aumentare i progetti ospitati in Italia. Maria Leptin, presidente ERC, auspica ulteriori investimenti e politiche di lungo termine per sostenere la ricerca, favorire la mobilità e intensificare la cooperazione pubblico-privato. Nel complesso, il programma ERC rappresenta una strategia fondamentale dell’UE per consolidare la leadership europea nella scienza, valorizzando l’eccellenza, la diversità e l’inclusione nel campo della ricerca.