
Accesso alla Prima Fascia delle GPS: Solo con Abilitazione, non con Laurea e 24 CFU – Il Chiarimento Definitivo della Cassazione
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sono fondamentali per l'accesso all'insegnamento nella scuola italiana, ma l'accesso alla prima fascia è riservato esclusivamente ai docenti in possesso dell'abilitazione all'insegnamento, come stabilito dalla recente sentenza della Corte di Cassazione del 15 maggio 2025. La prima fascia è quindi accessibile solo attraverso un percorso abilitante, distinto dal semplice titolo di studio o dal possesso dei 24 Crediti Formativi Universitari (CFU), che non equivalgono all'abilitazione. Questo chiarimento giuridico ha posto fine a precedenti interpretazioni erronee e ha ribadito la necessità di una professionalità specifica per l'accesso in prima fascia, con un impatto diretto sulle modalità di reclutamento e sulle graduatorie scolastiche.
La sentenza è nata da un caso concreto di una docente che, priva di abilitazione ma in possesso di laurea e 24 CFU, aveva richiesto il passaggio dalla seconda alla prima fascia GPS, ottenendo un iniziale accoglimento dalla Corte d'appello di Ancona. La Cassazione ha però ribaltato questa decisione, sancendo che né il solo titolo di studio né i 24 CFU possono sostituire il titolo abilitante, considerandoli insufficienti per l'accesso prioritario e la collocazione in prima fascia. Questo pronunciamento disciplina rigorosamente il reclutamento e le graduatorie, assicurando che solo chi ha superato percorsi formativi abilitanti quali TFA, PAS o concorsi specifici possa accedere alla prima fascia delle GPS.
Le conseguenze della sentenza si riflettono sul sistema scolastico e sui concorsi pubblici, dove la presenza dell'abilitazione rimane requisito imprescindibile per il ruolo e le supplenze di prima fascia. Ciò comporta per gli aspiranti docenti la necessità di intraprendere e completare i percorsi abilitanti per migliorare le proprie possibilità di inserimento e carriera. La decisione ha suscitato dibattiti e reazioni nel mondo della scuola, evidenziando la richiesta di maggiore selettività nella formazione del corpo docente ma anche la necessità di ampliare l'offerta di percorsi abilitanti. In conclusione, la Cassazione ha fissato un principio chiaro e insindacabile, rafforzando la qualità dell'insegnamento attraverso la tutela del merito e della preparazione specifica per l'accesso nelle prime posizioni delle GPS.