Agenda Sud, parte la Fase II: 35 milioni di euro aggiuntivi contro la dispersione scolastica nel Mezzogiorno

Agenda Sud, parte la Fase II: 35 milioni di euro aggiuntivi contro la dispersione scolastica nel Mezzogiorno

Il piano "Agenda Sud" rappresenta la strategia centrale promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per contrastare la dispersione scolastica e colmare il divario educativo tra Nord e Sud Italia. Lanciato nel 2023, questo intervento si è reso necessario a seguito del peggioramento delle condizioni del sistema scolastico, inasprite dagli effetti della pandemia e delle crisi economiche recenti, con il Mezzogiorno colpito più duramente dal fenomeno dell’abbandono e della povertà educativa. La Fase II del piano prende avvio nel 2025, sancendo un nuovo investimento di 35 milioni di euro che saranno destinati alle scuole considerate più fragili del territorio meridionale, con l’obiettivo di rafforzare il sistema educativo, innovare i percorsi formativi, riqualificare gli spazi e sostenere gli studenti attraverso iniziative mirate. Il piano mira così a rendere la scuola un ambiente inclusivo e moderno, capace di favorire lo sviluppo personale e civico degli studenti, accompagnato dal coinvolgimento di docenti e famiglie in una dimensione sempre più partecipativa.

La distribuzione dei fondi aggiuntivi della Fase II segue criteri di selettività, destinando 100mila euro ad ogni scuola individuata come maggiormente vulnerabile. Queste risorse saranno impegnate su quattro principali assi: aggiornamento dei materiali didattici, riqualificazione degli edifici scolastici, potenziamento di laboratori e biblioteche e promozione di percorsi didattici innovativi. Tali interventi non sono solo di natura materiale, ma mirano a sviluppare un ecosistema educativo in grado di valorizzare la didattica inclusiva, supportare il recupero scolastico e incentivare la creatività, la responsabilità e l’orientamento degli studenti. Ne deriva una stretta sinergia tra infrastrutture e capitale umano, con il coinvolgimento diretto degli studenti in laboratori e progetti extracurriculari, dei docenti in percorsi di formazione continua e delle famiglie tramite iniziative di supporto e cooperazione scuola-famiglia. La presenza di spazi più sicuri, digitalizzati e sostenibili aumenta inoltre il senso di appartenenza e benessere degli studenti, prevenendo l’abbandono prematuro dei percorsi scolastici.

La portata strategica di Agenda Sud Fase II si misura sia nei suoi risultati attesi che nelle sfide ancora da affrontare. I dati sulla dispersione scolastica mostrano ancora forti divergenze territoriali: nel Sud il fenomeno persiste oltre il 15%, mentre le regioni settentrionali colgono risultati migliori. Allo stesso tempo, emerge la necessità di coordinare risorse statali, regionali ed europee per rendere gli investimenti più incisivi e duraturi. Le aspettative sono alte: una sostanziale riduzione della dispersione scolastica, maggiore equità e creazione di una scuola realmente inclusiva. Attraverso un monitoraggio costante e l’allineamento con altre politiche educative nazionali (come PNRR e PON), la Fase II dell’Agenda Sud punta non solo a rigenerare l’istruzione nel Mezzogiorno, ma anche a fare della scuola un volano di sviluppo, coesione e innovazione sociale per l’intero Paese.

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