
Ales Spa rinnova i vertici: confermata la leadership di Fabio Tagliaferri e nuovo Consiglio di amministrazione per la società in house del Ministero della Cultura
Il 8 maggio 2025 si è svolta a Roma l’assemblea degli azionisti di Ales Spa, la società in house del Ministero della Cultura, che ha rinnovato i vertici aziendali. Fabio Tagliaferri è stato confermato presidente e amministratore delegato, segnalando la volontà di garantire continuità e stabilità nella gestione strategica della società. Accanto a lui sono stati nominati nel Consiglio di amministrazione Antonio Cilento e Margherita Interlandi, entrambi con competenze specifiche e nuove energie, mentre Cristiana Rondoni assume la presidenza del Collegio sindacale per un controllo interno rigoroso. Questa governance rinnovata punta a rafforzare l’efficienza e l’impegno di Ales Spa nel valorizzare e tutelare il patrimonio culturale italiano.
Ales Spa svolge un ruolo cruciale nel sistema culturale nazionale, agendo in stretta sinergia con il Ministero della Cultura per realizzare progetti, gestire strutture museali e amministrare fondi pubblici destinati alla cultura. Il modello delle società in house, cui Ales appartiene, si distingue per la capacità di coniugare efficienza, rapidità e trasparenza, fattori fondamentali in un contesto pubblico complesso. Le nomine strategiche di maggio 2025 dimostrano l’importanza di un equilibrio tra continuità e innovazione nella governance, per affrontare efficacemente le sfide future del settore e favorire collaborazioni con numerosi stakeholder istituzionali e civili.
Il futuro di Ales Spa si presenta ricco di sfide, tra crisi economiche, evoluzione normativa e trasformazioni nei modelli culturali. Il nuovo Consiglio di amministrazione dovrà promuovere la digitalizzazione dei musei, potenziare le attività didattiche e sviluppare partnership pubblico-private. L’obiettivo sarà rilanciare l’attività post-pandemia, ottimizzare risorse e integrare la cultura con il sistema educativo. La conferma di Tagliaferri, insieme all’ingresso di Cilento, Interlandi e Rondoni, garantisce un quadro di leadership solido, capace di coniugare esperienza e nuove competenze, per valorizzare con efficacia il patrimonio culturale italiano e sostenere la sua evoluzione nel prossimo decennio.