Allarme COBAS: La grave carenza di organico ATA nelle scuole italiane negli ultimi dieci anni

Negli ultimi dieci anni, il personale ATA nelle scuole italiane ha subito una consistente riduzione che preoccupa sindacati e operatori scolastici. Dal 2016 al 2025, gli addetti ATA sono diminuiti di oltre 7.000 unità, con una discrepanza significativa tra i posti disponibili e le assunzioni effettive. Questa carenza, denunciata dai COBAS, deriva principalmente da tagli lineari alla spesa pubblica, blocchi nelle assunzioni e un sistema di calcolo degli organici inadeguato che non tiene conto delle esigenze specifiche degli istituti. Di conseguenza, cresce il carico di lavoro per il personale rimasto, aggravando situazioni di stress e malessere e compromettendo la qualità del servizio scolastico.

L'impatto di questa sotto-dotazione di personale si traduce in difficoltà organizzative, disservizi amministrativi e problemi nella gestione quotidiana delle scuole, tra cui la pulizia, la sicurezza e la sorveglianza degli studenti. I dati evidenziano che molti posti rimangono scoperti annualmente, aumentando il rischio di inefficienze e insoddisfazione tra studenti, genitori e docenti. L’esperienza storica conferma che venti anni fa il personale ATA era adeguato e distribuito in modo più equilibrato, garantendo un ambiente scolastico più sereno e funzionale.

I COBAS propongono una serie di interventi strutturali per invertire questo trend negativo, tra cui assunzioni straordinarie, revisione del sistema di calcolo degli organici, stabilizzazione dei precari e un incremento dei finanziamenti pubblici destinati al personale non docente. Solo con un investimento concreto e una rivalutazione del ruolo del personale ATA sarà possibile assicurare alla scuola italiana la solidità necessaria a fronteggiare le sfide future e mantenere elevati standard qualitativi nelle attività educative e gestionali.