Allarme in Antartide Occidentale: i venti da Nord accelerano lo scioglimento dei ghiacci. Nuova scoperta dall’Università di Washington

Allarme in Antartide Occidentale: i venti da Nord accelerano lo scioglimento dei ghiacci. Nuova scoperta dall’Università di Washington

Il recente studio dell’Università di Washington ha rivoluzionato la comprensione del fenomeno dello scioglimento dei ghiacci in Antartide occidentale. Mentre finora si attribuiva principalmente ai venti occidentali l'accelerazione della fusione dei ghiacci, nuove simulazioni climatiche indicano che i venti provenienti da Nord hanno un impatto ben più rilevante. Questi venti settentrionali spingono correnti marine calde sotto la calotta glaciale, provocandone un’erosione profonda e silenziosa, del tutto diversa dalla fusione superficiale causata dal riscaldamento atmosferico. Le polinie, ovvero le zone di acqua libera invernale fondamentali per il bilancio termico dell’oceano antartico, sono influenzate negativamente da questi venti, riducendo la loro formazione e bloccando la dispersione di calore verso l'atmosfera. Di conseguenza, si verifica un aumento della temperatura degli strati marini superficiali a contatto con i ghiacciai, amplificando ulteriormente lo scioglimento dal basso.

Questa scoperta ha profonde implicazioni per la scienza climatica globale. Il cambiamento climatico modifica la forza e la direzione dei venti polari, amplificando questo meccanismo di erosione. Lo scioglimento accelera l’innalzamento del livello del mare e induce mutamenti nei sistemi climatici terrestri e marini. Di fronte a questo scenario, si rende indispensabile potenziare il monitoraggio satellitare, sviluppare modelli climatico-oceanografici più precisi e promuovere una cooperazione internazionale rafforzata per sorvegliare e comprendere l’evoluzione dell’Antartide occidentale.

In sintesi, i venti da Nord rappresentano un elemento chiave, finora sottostimato, nel processo di disgregazione della calotta glaciale antartica. Contrastare efficacemente gli effetti di questo meccanismo richiede un approccio integrato che coinvolga ricerca, policymaking e sensibilizzazione pubblica a livello globale. Salvaguardare l’Antartide occidentale equivale infatti a tutelare l’intero equilibrio climatico planetario, ponendo le basi per un futuro più sostenibile e resiliente.

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