
Allarme Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e nelle Scuole: I Dati Preoccupanti della Relazione Annuale Inail 2024
La Relazione Annuale Inail 2024, presentata a Roma dal presidente Fabrizio D’Ascenzo, evidenzia un allarme crescente riguardo alla sicurezza nei contesti lavorativi e scolastici in Italia. Nel 2024, sono stati denunciati circa 593mila infortuni sul lavoro, confermando la gravità della situazione e la necessità di interventi tempestivi e mirati. L’emergere di nuove dinamiche lavorative, come la digitalizzazione e la precarizzazione, ha accentuato alcuni rischi tradizionali quali cadute dall’alto, incidenti in edilizia e trasporti, e esposizioni a sostanze nocive. Parallelamente, il numero dei decessi legati agli incidenti sul lavoro si è mantenuto stabile, con 1.202 morti registrati, sottolineando uno stallo preoccupante nonostante le campagne di sensibilizzazione in corso. Le morti bianche si concentrano soprattutto in settori ad alto rischio come edilizia, industria pesante e trasporti, e in regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, ma interessano anche grandi città come Roma.
Altro fenomeno allarmante è rappresentato dagli incidenti tra studenti durante attività scolastiche o alternanza scuola-lavoro, con 78mila casi e 13 decessi nel 2024, indice di una carenza significativa nella cultura della prevenzione e nella sicurezza degli ambienti formativi. Inoltre, si registra un aumento record nelle denunce di malattie professionali, con 88mila casi, fenomeno dovuto sia all’invecchiamento della forza lavoro sia a persistenze di esposizioni a agenti pericolosi. L’Inail ha quindi intensificato le misure di controllo, formazione e promozione della cultura della sicurezza, collaborando con scuole e imprese per rafforzare la prevenzione e la tutela della salute.
Guardando al futuro, la relazione propone una strategia articolata che include l’innovazione tecnologica nei sistemi di monitoraggio, un maggiore coordinamento tra istituzioni e imprese, incentivi per le aziende più virtuose, e un approccio integrato che abbraccia sia la prevenzione fisica sia il benessere psicosociale. Solo una condivisione forte e permanente della cultura della sicurezza potrà invertire la tendenza negativa e garantire un’Italia più sicura per lavoratori e studenti. Il documento si conclude con un appello a trasformare le preoccupanti statistiche in azioni concrete per la salute e la sicurezza di tutti.