AMD e NVIDIA sposano la visione AI di Mohammed bin Salman: rivoluzione tecnologica in Arabia Saudita, Cina nel mirino?

AMD e NVIDIA sposano la visione AI di Mohammed bin Salman: rivoluzione tecnologica in Arabia Saudita, Cina nel mirino?

L'Arabia Saudita sta vivendo una rivoluzione tecnologica centrata sull'intelligenza artificiale (AI), con il sostegno di AMD e NVIDIA, che hanno annunciato investimenti massicci nella start-up saudita HUMAIN. Questo progetto mira a creare 500 megawatt di capacità di calcolo AI nei prossimi cinque anni, trasformando il paese in un polo strategico per l'infrastruttura AI e sfidando il predominio cinese nel settore. Il programma Vision 2030 del Principe Mohammed bin Salman è la cornice di questa iniziativa, con l'obiettivo di diversificare l'economia e ridurre la dipendenza dal petrolio attraverso lo sviluppo di industrie innovative e tecnologiche. La partnership tra AMD, NVIDIA e HUMAIN rappresenta una svolta significativa nel panorama tecnologico regionale. AMD investirà fino a 10 miliardi di dollari, mentre NVIDIA fornirà più di 18.000 chip GB300 Blackwell, tra i più avanzati dispositivi per AI nel 2025. Questa capacità consente lo sviluppo di applicazioni AI su scala globale, da sistemi di machine learning avanzati a smart city, garantendo prestazioni elevate e efficienza energetica. Inoltre, l'iniziativa contribuisce a creare una filiera tecnologica alternativa alla Cina, riducendo i rischi geopolitici e aumentando il controllo sulle tecnologie sensibili. Il progetto di HUMAIN si estende oltre la semplice infrastruttura, includendo la formazione di talenti locali e collaborazioni scientifiche internazionali, con l'ambizione di diventare un hub globale dell'AI. La presenza strategica dell'Arabia Saudita, a cavallo tra Europa, Africa e Asia, può favorire nuove relazioni commerciali e tecnologiche. Tuttavia, il successo dipenderà dalla gestione delle sfide legate alla sicurezza, sostenibilità energetica e ritorno economico. In sintesi, questa alleanza rappresenta una sfida globale che potrebbe ridefinire la geografia tecnologica mondiale, mettendo in discussione il dominio cinese nel settore delle infrastrutture AI.
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