
Andrea Lenzi nuovo presidente del CNR: fiducia dal MUR
La nomina di Andrea Lenzi a presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ufficializzata il 26 luglio 2025 dal Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, rappresenta un momento cruciale nel panorama scientifico italiano. Il CNR, istituito nel 1923, è il principale ente pubblico di ricerca nazionale ed europeo, con un ruolo strategico nella definizione delle politiche scientifiche, nell’allocazione delle risorse e nella promozione dell’innovazione. Lenzi, accademico affermato con una carriera di rilievo, è riconosciuto per la sua esperienza internazionale, l’attenzione al giovane talento e l’approccio multidisciplinare orientato alla collaborazione tra università, imprese e società civile. Questa nomina è stata interpretata come un segnale di continuità e innovazione, in linea con le priorità di governance e sviluppo stabilite dal Ministero e dal Governo italiano.
Il CNR affronta oggi sfide complesse come la carenza di fondi per la ricerca di base, la burocrazia e la necessità di una maggiore integrazione tra enti e università. Lenzi dovrà guidare l’ente verso una maggiore digitalizzazione, rafforzare la partecipazione in programmi europei, e promuovere sinergie pubblico-private. Il Ministero evidenzia l’importanza della formazione di nuove generazioni di ricercatori e del trasferimento di conoscenza, aspetti essenziali per la competitività del Paese nel contesto scientifico globale. Politicamente, la nomina assume un valore strategico per rafforzare la credibilità italiana nell’ambito europeo, con una governance trasparente e meritocratica che si pone come modello di riferimento.
Per il triennio 2025-2028, sotto la presidenza Lenzi, il CNR punta a sostenere la lotta alla fuga dei cervelli, potenziare infrastrutture tecnologiche e sviluppare settori innovativi quali l’intelligenza artificiale e la sostenibilità ambientale. L’impegno include l’adozione di politiche di accesso aperto ai risultati scientifici e una maggiore comunicazione verso i cittadini. Le reazioni del mondo accademico sono positive, orientate alla collaborazione e all’innovazione. Con questa nomina, il CNR si prepara a un futuro di rilancio e modernizzazione, rilanciando il prestigio della scienza italiana nel contesto internazionale.