Anno Scolastico 2025/26: Assunti in Ruolo 45mila Docenti, Assegnato il 96,5% delle Supplenze. Valditara: «Risultato Storico»

Anno Scolastico 2025/26: Assunti in Ruolo 45mila Docenti, Assegnato il 96,5% delle Supplenze. Valditara: «Risultato Storico»

L'anno scolastico 2025/26 rappresenta un momento storico per la scuola italiana con quasi 45.000 docenti stabilizzati in ruolo e il 96,5% delle supplenze assegnate, come annunciato dal Ministero dell'Istruzione e del Merito guidato da Giuseppe Valditara. Questa consistente immissione rappresenta un traguardo importante, frutto di procedure concorsuali e straordinarie mirate a garantire stabilità occupazionale e continuità didattica, specie in scuole dell’infanzia e primaria e nelle aree svantaggiate. Particolare rilievo assume l'inclusione massiccia dei docenti di religione e il rafforzamento del sostegno scolastico per gli studenti con disabilità, che vede un aumento delle supplenze coperte tempestivamente per assicurare un’integrazione efficace fin dall’inizio dell’anno.

Il Ministro Valditara ha sottolineato la valenza strategica dei risultati, evidenziando come il 96,5% delle supplenze assegnate e l'immissione in ruolo massiccia dimostrino l'impegno del Governo verso una scuola stabile e inclusiva. Innovazioni amministrative come l’utilizzo di algoritmi per le nomine hanno garantito trasparenza, rapidità e imparzialità nelle assegnazioni, riducendo errori e controversie. Questa digitalizzazione dei processi rappresenta un passo avanti verso la completa informatizzazione della gestione delle carriere e delle graduatorie, con l’obiettivo di migliorare l'efficienza amministrativa e la qualità complessiva del sistema.

L’impatto di tali misure si manifesta in una maggiore stabilità nell’organizzazione scolastica e potenzia la qualità dell’insegnamento grazie a un minor turnover e a rapporti educativi più solidi. Le reazioni sindacali, pur positive, evidenziano alcune criticità residue soprattutto nei centri urbani e zone meno servite. Restano sfide aperte come il reclutamento nelle discipline STEM, la piena stabilizzazione dei docenti di sostegno e la gestione delle supplenze nelle aree disagiate. Nel complesso, il 2025/26 segna un progresso storico verso una scuola italiana più inclusiva, efficiente e innovativa, con uno sguardo rivolto alla formazione di qualità e alla riduzione del precariato.

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