
Appello dei Lincei: La Prevenzione delle Frane Passa per un Cambiamento Culturale
Le frane costituiscono una delle principali minacce naturali in Italia, causando danni frequenti e gravi a infrastrutture, economie locali e vite umane. Malgrado i progressi tecnologici nel monitoraggio, il rischio franoso permane elevato in molte aree nazionali. L’Accademia Nazionale dei Lincei ha lanciato un appello urgente per un cambiamento culturale nella prevenzione, sottolineando che non basta affidarsi esclusivamente alla tecnologia, ma è necessario un approccio integrato che comprenda aspetti sociali, educativi e politici. Le recenti frane in Cadore, che hanno compromesso l’accesso a località strategiche come Cortina d’Ampezzo, evidenziano la fragilità delle zone montane italiane e dimostrano quanto la prevenzione sia fondamentale anche per salvaguardare il turismo e l’economia.
Il documento dei Lincei propone un nuovo paradigma basato su una cultura della prevenzione attiva, che coinvolga direttamente la società, dalla scuola alle amministrazioni politiche. Cruciale è il coinvolgimento consapevole della popolazione, sostenuto da educazione ambientale e comunicazione trasparente, così come dagli investimenti in ricerca e infrastrutture da parte degli enti istituzionali. Tra le criticità maggiori segnalate spicca la mancanza di una mappatura sistematica e aggiornata delle frane che limiti l’efficacia di modelli previsionali e la capacità di pianificazione degli interventi. Si auspica dunque la creazione di un database centralizzato e collaborativo che supporti decisioni più mirate e trasparenti.
Infine, la resilienza alle frane va considerata non solo sotto il profilo tecnico ma soprattutto comunitario, richiedendo preparazione, coesione e solidarietà tra cittadini, istituzioni e mondo della ricerca. Le politiche italiane finora sono spesso frammentate e reattive, ma per realizzare una prevenzione efficace serve una visione integrata, fondata sulla partecipazione attiva di tutti gli attori sociali. L’appello dei Lincei rappresenta un monito e un invito all’azione per operare una vera rivoluzione culturale che permetta all’Italia di fronteggiare con efficacia il rischio franoso, tutelando territori, persone e futuro.