
Apple Vision Pro e la sfida della chinetosi: come il nuovo software trasforma le esperienze virtuali in auto
Apple Vision Pro emerge come uno tra i progetti più avanzati dedicati alla realtà virtuale immersiva, ma deve affrontare una sfida storica: la chinetosi, o mal d’auto, che affligge molti utenti durante l’uso di visori VR in movimento. Il conflitto tra segnali visivi e vestibolari è alla base di questo disagio, che si acuisce nei veicoli in movimento come auto o treni. Per superare questo ostacolo, Apple ha sviluppato un nuovo sistema software e hardware, brevettato e integrato in iOS 18 tramite la funzione Vehicle Motion Cues, che sincronizza i movimenti reali del veicolo con gli stimoli visivi virtuali, riducendo drasticamente la sensazione di malessere.
Il brevetto Apple, firmato da un team guidato da Mark B. Rober, suggerisce un approccio all’avanguardia che combina dati reali provenienti dai sensori di bordo con monitoraggio fisiologico dell’utente: battito cardiaco, movimenti oculari e postura vengono analizzati in tempo reale per modificare la simulazione virtuale e farla combaciare con le condizioni fisiche percepite dall’utilizzatore. Vehicle Motion Cues introduce nel mondo digitale indizi visivi sincronizzati ai movimenti del veicolo, come accelerazioni o frenate, conciliando così vista e sensazioni corporee.
Questa tecnologia rappresenta un salto di qualità nell’esperienza utente, specialmente per chi usa Apple Vision Pro durante i viaggi. Oltre a ridurre significativamente la chinetosi, il sistema permette di vivere contenuti educativi, lavorativi o ludici con maggior comfort e sicurezza. Le prospettive future vedono una possibile estensione della tecnologia ad altri veicoli e dispositivi Apple, con algoritmi sempre più intelligenti e adattativi, confermando la leadership di Apple nel migliorare la realtà virtuale in mobilità e abbattendo una delle principali barriere alla sua diffusione su larga scala.