Arnaldo Pomodoro: l’eredità immortale di un maestro della scultura

Arnaldo Pomodoro: l’eredità immortale di un maestro della scultura

Arnaldo Pomodoro, scomparso a 99 anni a Milano, lascia un’impronta indelebile nella storia della scultura contemporanea. L’annuncio della sua morte ha mobilitato il mondo dell’arte internazionale e la città di Milano, dove ha vissuto e lavorato per decenni. Pomodoro si distingue fin dagli esordi per una visione innovativa, sviluppata grazie a una solida formazione tecnica e arricchita da esperienze condivise anche con il fratello Giò. Nel cuore del secondo dopoguerra Pomodoro abbraccia le possibilità offerte dalla città meneghina, coltivando una relazione intensa con il territorio che lo porterà a diventare punto di riferimento e motore di rinnovamento per l’arte del Novecento. I suoi primi lavori già riflettono una forte spinta all’avanguardia, mentre la sua carriera si consolida su scala mondiale grazie a premi, collaborazioni prestigiose e mostre internazionali.

Nel corso del tempo, Pomodoro elabora un linguaggio artistico personalissimo: l’impiego di materiali resistenti come bronzo, acciaio e oro caratterizza le sue opere, che si distinguono per la monumentale potenza espressiva. Le celebri "Sfere" diventano simboli iconici sia in Italia che all’estero, con esemplari presenti in luoghi come l’ONU a New York, i Musei Vaticani e la Farnesina. La superficie delle sculture di Pomodoro si anima di tagli, lacerazioni e giochi geometrici, trasmettendo tensione, introspezione e un senso di perenne apertura verso nuove possibilità espressive. Milano, con istituzioni come la Fondazione Arnaldo Pomodoro, si afferma come epicentro della sua attività e influenza: qui il maestro promuove un’eredità destinata a crescere.

L’impatto di Pomodoro si riverbera ben oltre la sua generazione. Artisti, critici e cittadini hanno espresso commozione e gratitudine alla notizia della sua scomparsa, sottolineando l’importanza della sua arte come ponte tra passato e futuro. La Fondazione continua oggi a coltivare la sua visione, offrendo opportunità formative e promozionali per i giovani. Pomodoro viene ricordato come un innovatore, capace non solo di plasmare la materia ma anche la sensibilità e la cultura collettiva, grazie a un’unione inedita di tecnica e poesia. Il lascito di Pomodoro è destinato a rimanere attuale: le sue opere e il suo esempio continueranno a ispirare nuove generazioni, rendendo la sua memoria viva nel tempo e riaffermando il ruolo fondamentale della creatività nell’evoluzione della nostra società.

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