
Bernini Sblocca le Nomine del Cda del CNR: Svelto, Tripoli e Cerbai i Nuovi Membri
Il recente decreto firmato dalla ministra Anna Maria Bernini il 12 giugno 2025 segna un momento cruciale per il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), la principale istituzione pubblica italiana per la ricerca scientifica e l’innovazione. Dopo un lungo periodo di attesa, sono stati nominati tre nuovi membri nel Consiglio di amministrazione (CdA): Francesco Svelto, Giuseppe Tripoli ed Elisabetta Cerbai, ciascuno portatore di competenze multidisciplinari e consolidate esperienze nei rispettivi ambiti. La fase era particolarmente sensibile per il settore della ricerca italiana, sia per quanto riguarda i rapporti internazionali sia per la dimensione strategica delle scelte di governance adottate. La presenza di Nicola Fantini, membro già in carica, garantisce la continuità gestionale in questa transizione decisiva. Allo stesso tempo, è stato attivato il Comitato di selezione incaricato di individuare la rosa di nomi idonei alla futura presidenza, con un procedimento che punta su trasparenza, rigore e competitività scientifica.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche riveste un ruolo fondamentale come collegamento tra università, imprese e istituzioni pubbliche, orientando le scelte di investimento e promuovendo l’avanzamento tecnologico in Italia. La composizione del CdA assume quindi una valenza strategica, poiché determina la direzione delle politiche di ricerca, lo sviluppo di collaborazioni nazionali e internazionali e la credibilità dell’ente. Le nomine 2025 hanno enfatizzato la selezione di profili di eccellenza, garantendo una pluralità di prospettive e competenze. Francesco Svelto, ingegnere ed ex rettore di alto profilo, apporterà esperienza nel legame tra ricerca applicata e industria. Giuseppe Tripoli, esperto di politiche per lo sviluppo e l’innovazione, faciliterà il ponte tra mondo accademico e produttivo. Elisabetta Cerbai, scienziata nel campo delle scienze della vita, darà ulteriore impulso alla ricerca traslazionale e alle collaborazioni tra università e settore biomedicale. L’attuazione di criteri trasparenti e meritocratici nel processo di selezione testimonia la volontà di rafforzare la governance e l’innovazione.
Guardando al futuro, le nuove nomine e il prossimo avvicendamento alla presidenza del Cnr aprono prospettive significative per la ricerca in Italia. Tra le priorità delineate emergono la valorizzazione delle collaborazioni internazionali, il sostegno alla carriera di giovani ricercatori, la semplificazione delle procedure amministrative e il rafforzamento dell’interdisciplinarità. Il ruolo di Nicola Fantini, garante della continuità istituzionale, risulterà essenziale per assicurare un passaggio fluido tra vecchio e nuovo assetto amministrativo. Il processo di rinnovamento in atto, incentrato sul merito e sulla trasparenza, potrebbe rilanciare il Cnr come polo centrale per l’innovazione scientifica, con ricadute positive sull’intero ecosistema della ricerca e dell’innovazione nazionale.