Borghi Italiani al Centro della Strategia Culturale: Le Priorità del Ministero della Cultura Esposte all’Assemblea ANCI di Bologna
L'Assemblea annuale dell'ANCI a Bologna ha rappresentato un momento cruciale per il rilancio dei borghi italiani, ponendoli al centro della strategia del Ministero della Cultura (MiC). Il Ministro Alessandro Giuli ha sottolineato come questi piccoli centri rappresentino scrigni di identità culturale, fondamentali per tutelare e valorizzare il patrimonio storico e tradizionale italiano. Le politiche attuate mirano non solo a contrastare lo spopolamento ma anche a promuovere un turismo sostenibile e innovative forme di rigenerazione urbana che coinvolgano le comunità locali. L'interazione tra MiC e ANCI si configura come un modello di collaborazione per attuare interventi mirati e integrati, basati sulla salvaguardia e l'innovazione sociale.
Le sfide per i borghi si manifestano nella necessità di coniugare il restauro degli edifici storici con la promozione di attività economiche e culturali che possano attrarre residenti e visitatori. Si evidenziano strategie di sostenibilità ambientale e tecnologica, con investimenti sulla digitalizzazione e l'economia circolare, rendendo i borghi laboratori di sperimentazione per energie rinnovabili e mobilità sostenibile. Il patrimonio culturale, materiale e immateriale, viene catalogato e promosso per incrementarne l'attrattività, promuovendo festival, artigianato e produzioni tipiche, consolidando cosi un mosaico di eccellenze da preservare e far vivere.
Il successo di queste politiche dipende dall'attivo coinvolgimento di sindaci e comunità locali, che chiedono maggiore autonomia e snellimento burocratico per una gestione efficiente delle risorse. I finanziamenti europei, in particolare del PNRR, supportano progetti che spaziano dal restauro alla creazione di imprese culturali, alla formazione e al marketing territoriale. Guardando al futuro, i borghi italiani sono destinati a diventare centri di innovazione, inclusione e coesione sociale, motori di una nuova stagione di crescita culturale ed economica per l'Italia, integrando la tradizione con le più avanzate politiche pubbliche.