Bullismo e Cyberbullismo a Scuola: Le Strategie del Ministero dell'Istruzione nella Relazione al Parlamento 2025

Bullismo e Cyberbullismo a Scuola: Le Strategie del Ministero dell'Istruzione nella Relazione al Parlamento 2025

Il fenomeno del bullismo e cyberbullismo nelle scuole italiane rappresenta una delle principali emergenze sociali degli ultimi anni, come sottolineato nella Relazione al Parlamento 2025 redatta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’evoluzione delle tecnologie digitali ha reso il cyberbullismo un problema ancora più insidioso, in grado di colpire i minori in modi subdoli e spesso invisibili, aggravando le conseguenze psicologiche, sociali e scolastiche. Secondo le recenti ricerche, almeno uno studente su cinque è stato vittima di prepotenze o esclusione, sia in presenza che online. Il Ministero ha adottato strumenti normativi e operativi mirati: linee guida aggiornate, l’attivazione di piattaforme digitali come Elisa, corsi di formazione specifici per il personale scolastico e campagne di sensibilizzazione rivolte agli studenti e alle famiglie, tutto con l’obiettivo di prevenire e arginare i comportamenti dannosi e creare una comunità educativa più sicura e solidale. La formazione degli adulti di riferimento, in particolare docenti e personale scolastico, è risultata fondamentale per il riconoscimento precoce dei segnali del disagio e la gestione tempestiva dei casi di bullismo e cyberbullismo. Attraverso corsi in presenza, online e strumenti digitali, il personale è stato dotato di competenze su mediazione dei conflitti, identificazione dei rischi in rete e procedure operative per la segnalazione. Non meno strategica è la diretta partecipazione degli studenti tramite progetti di peer education, laboratori narrativi e incontri con testimoni del fenomeno, che stimolano empatia e rafforzano il senso di appartenenza alla comunità scolastica. Il ruolo delle famiglie è valorizzato sia nell’ambito della prevenzione che in quella della presa in carico di situazioni a rischio, grazie a sportelli d’ascolto, materiali informativi e confronto costante fra scuola, associazioni e istituzioni territoriali come Polizia Postale e ASL. A livello operativo, strumenti come il Safer Internet Centre Italia si sono dimostrati fondamentali per monitorare, informare e proteggere i minori online, ponendo particolare attenzione alla segnalazione dei contenuti illeciti e all’educazione digitale degli adulti e dei ragazzi. La piattaforma Elisa consente invece la formazione continua dei docenti e la raccolta di dati utili per interventi sempre più puntuali ed efficaci. Eventi come il Safer Internet Day hanno rafforzato la sensibilizzazione collettiva, mentre la Relazione evidenzia la centralità del monitoraggio ministeriale per la valutazione e la rimodulazione delle strategie di contrasto. Le prospettive future prevedono maggiore inclusione per studenti vulnerabili, investimenti in formazione e collaborazione più stretta con le principali piattaforme social per la rapida rimozione di contenuti dannosi. La lotta al bullismo e cyberbullismo resta una sfida prioritaria, che può essere vinta solo con una collaborazione costante tra scuola, famiglie, istituzioni e società civile.
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