
Carta del docente 2025: chi ha diritto al bonus da 500 euro tra docenti di ruolo e supplenti secondo la legge e le ultime sentenze
La Carta del Docente 2025 rappresenta un importante strumento di aggiornamento e formazione professionale per gli insegnanti italiani, con un bonus annuale di 500 euro utilizzabile per l'acquisto di materiale didattico, corsi e strumenti tecnologici. Introdotta originariamente nel 2015, la normativa aggiornata con la Legge di Bilancio 2025 conferma il diritto al bonus ai docenti di ruolo e ai supplenti con contratti annuali, escludendo invece i supplenti con incarichi più brevi, come quelli al 30 giugno. Questo ha generato ampio dibattito e contestazioni, soprattutto da parte del personale precario, che ritiene il diritto alla formazione fondamentale indipendentemente dalla stabilità contrattuale. Negli ultimi anni numerose sentenze dei tribunali del lavoro hanno modificato l'interpretazione della legge riconoscendo il diritto al bonus anche ai supplenti a termine, in nome del principio di non discriminazione e dell'importanza della formazione per tutti i docenti. Questi pronunciamenti, basati anche su normative europee, hanno portato molti insegnanti precari a promuovere ricorsi con esiti spesso favorevoli, costringendo l'amministrazione a riconsiderare le proprie posizioni. Al momento il Ministero dell'Istruzione mantiene una posizione restrittiva, limitando l'accesso alla Carta ai docenti di ruolo e ai supplenti annuali, ma è evidente la necessità di un intervento normativo che risolva definitivamente la questione. Per richiedere il bonus, i docenti abilitati devono accedere alla piattaforma ministeriale tramite SPID, generare il buono e utilizzarlo entro i termini previsti, mentre chi è escluso può tentare vie legali. L'uso del bonus è ampio, potendo coprire spese per libri, corsi, eventi culturali e hardware, ma non è consentito l'acquisto di smartphone o il pagamento di viaggi non formativi. In conclusione, la Carta del Docente 2025 sottolinea l'importanza dell'aggiornamento continuo, auspica una maggiore equità nel trattamento di tutti i docenti e invita i lavoratori della scuola a essere informati e proattivi nella tutela dei propri diritti.