
Carta docenti estesa ai supplenti brevi: svolta europea
La sentenza della Corte di Giustizia europea del 3 luglio 2025 ha rappresentato un momento storico per il sistema scolastico italiano, estendendo il diritto alla Carta docenti anche ai supplenti con contratti brevi. Fino a quel momento, infatti, il bonus di 500 euro annuali per la formazione professionale era riservato solo ai docenti di ruolo o con contratti a tempo determinato di lunga durata, escludendo migliaia di insegnanti precari con incarichi temporanei. Questa decisione ha ribaltato l’orientamento della Corte di Cassazione italiana, dichiarando discriminatoria e incompatibile con le norme europee la precedente normativa nazionale.
Prima della sentenza europea, la Carta docenti era disciplinata dalla legge 107/2015, che concedeva il bonus esclusivamente a docenti stabili o con incarichi annuali completi. Chi effettuava supplenze brevi o discontinue non poteva accedere al beneficio, nonostante il ruolo determinante svolto nel garantire la continuità didattica. La Corte di Giustizia ha invece sancito che la parità di trattamento deve valere anche per i contratti di breve durata, eliminando così una disparità che il diritto europeo considerava ingiustificata. Questo ha aperto la strada a ricorsi collettivi e individuali per il riconoscimento retroattivo del bonus a partire dall’anno scolastico 2020/2021.
L’impatto pratico della decisione è stato immediato: il Ministero dell’Istruzione è stato chiamato ad adeguare le procedure di erogazione della Carta docenti, mentre sindacati e associazioni hanno iniziato a supportare i docenti nella presentazione dei ricorsi. Dovranno essere stanziati fondi aggiuntivi per coprire l’allargamento della platea beneficiaria, ma molti considerano questo investimento fondamentale per valorizzare il personale scolastico precario. In futuro, la sentenza potrebbe influenzare le politiche di reclutamento e la gestione del precariato nella scuola italiana, segnando un passo avanti nella tutela dei diritti lavorativi e nell’aumento della qualità della formazione.