Cellulare a scuola: tra divieto assoluto e apertura didattica, presidi e docenti chiedono una revisione
Negli ultimi anni, l'uso del cellulare a scuola in Italia è stato oggetto di un acceso dibattito che coinvolge studenti, docenti, dirigenti scolastici e il Ministero dell'Istruzione. Attualmente, le normative nazionali impongono un divieto quasi totale dei dispositivi mobili in classe per limitare distrazioni, cyberbullismo e migliorare il rendimento scolastico. Tuttavia, questo approccio rigido è sempre più contestato da un fronte di insegnanti e presidi che propongono un utilizzo guidato e responsabile degli smartphone come strumento didattico innovativo e necessario per una vera educazione digitale. Un esempio emblematico è l'iniziativa dei docenti dell'Istituto "Duca degli Abruzzi" di Treviso, che hanno scritto al Ministro Valditara chiedendo una revisione del divieto assoluto.
Le ragioni a favore dell'uso didattico del cellulare includono l'accesso immediato a risorse online aggiornate, l'uso di app educative e attività interattive come sondaggi e realtà aumentata, favorendo la motivazione e la personalizzazione dell'apprendimento. Diverse scuole italiane hanno già sperimentato positivamente queste pratiche, dimostrando miglioramenti nella partecipazione e nel rendimento. Al contempo, permangono significative resistenze dovute al rischio di distrazione, accesso a contenuti inappropriati, cyberbullismo e disparità tecnologiche tra studenti. Queste criticità evidenziano la necessità di un equilibrio tra opportunità e tutela degli alunni.
Il cuore del dibattito si sposta quindi sull'educazione digitale consapevole, intesa come capacità di utilizzare responsabilmente il cellulare, sviluppando spirito critico e autodisciplina, coinvolgendo studenti, famiglie e insegnanti. Il ministro Valditara appare favorevole ad un aggiornamento normativo più flessibile, ispirato alle migliori esperienze europee, che integri il cellulare nella didattica senza rinunciare alla sicurezza. L'Italia si confronta con modelli internazionali variegati, da divieti rigidi a politiche di responsabilizzazione. Il futuro normativo sembra orientato verso regolamenti adattabili ai diversi contesti scolastici, accompagnati da progetti formativi e sistemi di monitoraggio, per promuovere un uso digitalmente maturo del cellulare a scuola.