
Cisl Scuola sollecita il Ministero: confronto urgente su formazione, precariato e percorsi abilitanti nell’anno scolastico 2025/26
La Cisl Scuola ha avviato un’importante azione istituzionale rivolta al Ministero dell’Istruzione per affrontare criticità strutturali annose e nuove sfide legate all’anno scolastico 2025/26. La segretaria generale Ivana Barbacci ha richiesto un incontro urgente per discutere vari nodi cruciali riguardanti la formazione degli insegnanti, i percorsi abilitanti, la gestione delle supplenze e il precariato del personale ATA, cercando un dialogo costruttivo volto a migliorare la qualità del lavoro e della scuola italiana in un momento di forte trasformazione.
Uno dei temi principali riguarda i percorsi di formazione docente da poco riformati, che generano molte incertezze su modalità, tempi, criteri di valutazione e riconoscimento dei crediti formativi, mettendo a rischio la qualità stessa della preparazione degli insegnanti. Parallelamente, la Cisl Scuola chiede chiarezza e trasparenza sulle nuove procedure di abilitazione all’insegnamento, ritenute fondamentali per garantire merito, equità e valore didattico. La gestione delle supplenze rappresenta un’altra criticità evidenziata, con richieste precise su tempi, assegnazioni e riduzione della rotazione, per assicurare continuità e stabilità didattica.
Inoltre, la carenza estrema di docenti specializzati nel sostegno ha spinto la Cisl a sollecitare un secondo turno di specializzazione, indispensabile per garantire un’istruzione inclusiva di qualità. Il precariato del personale ATA, emergenza strutturale non ancora risolta, viene posto al centro del dibattito con l’appello a misure di stabilizzazione programmate. La Cisl Scuola si propone come interlocutore attivo e propositivo, suggerendo tavoli permanenti di confronto, informative dettagliate e piani ordinati, per sostenere la dignità del lavoro e l’efficienza del sistema scolastico italiano in una fase di transizione decisiva.