
Clima e inquinamento minacciano la danza delle api
Negli ultimi decenni, le api sono diventate simbolo del deterioramento ambientale globale, affrontando minacce sempre più complesse tra cambiamenti climatici e inquinamento da metalli pesanti. Questi fattori influenzano negativamente la loro danza comunicativa, un comportamento cruciale per l’impollinazione e la sopravvivenza degli ecosistemi. Il riscaldamento globale accentua il loro stress termico, rallentando i movimenti delle ali e indebolendo il ronzio, compromettendo la trasmissione di segnali vitali per l’orientamento e la raccolta del nettare. Parallelamente, le sostanze contaminanti derivanti da fonti industriali e agricole alterano il sistema nervoso delle api, aggravando la loro capacità di comunicare e svolgere funzioni essenziali. Il lavoro dell’Università di Uppsala ha evidenziato come queste sinergie negative riducano la frequenza del battito alare fino al 30%, causando un declino delle colonie con ripercussioni significative sull’agricoltura, la biodiversità e gli equilibri naturali. L’indebolimento del ronzio limita l’impollinazione anche di molte specie vegetali selvatiche, innescando effetti a catena che coinvolgono tutta la catena alimentare. Di fronte a questa emergenza, si rende necessario un intervento congiunto, che preveda politiche ambientali rigorose, riduzione delle emissioni di inquinanti, mitigazione del cambiamento climatico e ricerca scientifica mirata. Strategie come la creazione di habitat favorevoli e la sensibilizzazione delle comunità completano un approccio integrato, essenziale per invertire il trend di declino e salvaguardare il prezioso ruolo delle api, fondamentali al mantenimento della vita sul pianeta.