Collaboratori scolastici: allarme caldo e diritti negati

Collaboratori scolastici: allarme caldo e diritti negati

Il dramma silenzioso vissuto dai collaboratori scolastici durante le ondate di caldo estremo nelle scuole italiane evidenzia un problema spesso ignorato dal dibattito pubblico. Solo il 6% degli edifici scolastici dispone di climatizzazione adeguata, lasciando migliaia di bidelli a lavorare in condizioni precarie, con temperature che superano i 30 gradi per molte ore, soprattutto in estate. Questa situazione mette a rischio la salute e la dignità del personale ATA, che garantisce pulizia, sorveglianza e manutenzione durante periodi in cui le scuole sono vuote. Le testimonianze dirette denunciano un clima lavorativo difficile, aggravato dall'assenza di tutele specifiche e da norme sulla sicurezza non applicate a dovere. La disparità di trattamento tra uffici dotati di condizionatori e spazi operativi privi di tali impianti evidenzia un'ingiustizia professionale, che si riflette anche nelle condizioni di salute del personale, spesso over 50, esposto a rischi di colpi di calore e disidratazione. Le richieste delle associazioni sindacali mirano a interventi strutturali e finanziamenti per adeguare gli edifici e definire regole chiare sul lavoro alle alte temperature. Solo un cambiamento politico e culturale potrà trasformare la scuola italiana in un ambiente sicuro e dignitoso per tutti i suoi lavoratori, ponendo fine a un'urgenza da troppo tempo ignorata.

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