Commissione UE: Bocciata la Proposta sulla Responsabilità da Intelligenza Artificiale – Tutti i Dettagli e le Motivazioni

Commissione UE: Bocciata la Proposta sulla Responsabilità da Intelligenza Artificiale – Tutti i Dettagli e le Motivazioni

La commissione per il Mercato Interno del Parlamento Europeo ha respinto la proposta di direttiva sulla responsabilità da intelligenza artificiale (IA), giudicandola prematura e superflua. Questa decisione riflette la convinzione che le attuali normative europee, inclusa la direttiva sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi e l'AI Act, siano sufficienti a garantire tutela ai cittadini e alle imprese in caso di danni causati da sistemi IA. Alcuni parlamentari, come Axel Voss, hanno espresso pareri contrari, evidenziando problemi nell'identificazione di responsabilità dovuti alla complessità e opacità dei sistemi IA. Voss sostiene la necessità di strumenti giuridici più moderni per gestire i rischi specifici dell'IA. La maggioranza degli eurodeputati ritiene invece che non esistano lacune giuridiche significative e che una nuova direttiva rischierebbe di creare sovrapposizioni normative e incertezza tra gli Stati membri. Il Parlamento europeo ha quindi confermato la posizione della commissione Mercato Interno, portando al ritiro ufficiale della proposta direttiva nel febbraio 2025. Le autorità privilegiano ora l'osservazione e l'analisi degli effetti concreti dell'AI Act prima di introdurre ulteriori interventi normativi. Il dibattito sulla responsabilità dell'intelligenza artificiale continua a essere centrale nella legislazione europea, tenendo conto delle esigenze di equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela giuridica. La scelta di non affrettare nuove regole riflette la volontà di evitare un eccesso di regolamentazione che potrebbe ostacolare la competitività digitale europea. Rimane fondamentale garantire trasparenza, equità e possibilità di risarcimento per i cittadini coinvolti in incidenti legati all'utilizzo di sistemi IA. In futuro, la materia sarà oggetto di approfondimenti, consultazioni e possibili modifiche basate sulle esperienze maturate nei mercati e nei tribunali. Questo approccio mira a sostenere un ecosistema digitale europeo innovativo e affidabile, equilibrando presidi giuridici con lo sviluppo delle tecnologie emergenti.

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