Concorso docenti PNRR1 e PNRR2: le ragioni tecniche e normative che impediscono lo scorrimento completo delle graduatorie degli idonei

Concorso docenti PNRR1 e PNRR2: le ragioni tecniche e normative che impediscono lo scorrimento completo delle graduatorie degli idonei

Il concorso docenti PNRR rappresenta un passaggio fondamentale nel reclutamento degli insegnanti italiano, coinvolgendo tutti gli ordini di scuola e prevedendo graduatorie composte esclusivamente dai vincitori. Questa scelta segna una novità rispetto al passato, dove anche gli idonei – candidati che superano le prove ma non rientrano nei posti banditi – erano inseriti in graduatoria. I concorsi sono organizzati su base regionale e per classe di concorso, con un numero limitato di posti determinato dal fabbisogno reale. La graduatoria chiusa mira a garantire trasparenza e coerenza con le indicazioni della Commissione Europea, che richiede un criterio meritocratico rigoroso e selettivo anche per gli idonei. Il Decreto PA ha introdotto la possibilità di integrare la graduatoria dei vincitori fino a un massimo del 30% dei posti originariamente previsti, permettendo di chiamare alcuni idonei solo in caso di rinunce o impossibilità di presa servizio da parte dei vincitori. Tale sistema mantiene un equilibrio fra necessità di flessibilità e rigore nella selezione. Tuttavia, questa limitazione ha scatenato critiche tra i sindacati e gli idonei, che chiedono un ampliamento della quota del 30%, il reinserimento dello scorrimento completo delle graduatorie e maggiore trasparenza nei criteri di selezione. Le graduatorie chiuse, pur migliorando la programmazione e riducendo contenziosi, potrebbero causare carenze nelle discipline già critiche. Rispetto ai concorsi precedenti, in cui le graduatorie erano a scorrimento e permettevano un’assunzione anche tardiva degli idonei, il modello attuale punta a stabilità e qualità del corpo docente, favorendo la continuità didattica e una gestione più efficiente delle risorse. Le prospettive future potrebbero prevedere un riequilibrio nella quota idonei, l’introduzione di percorsi abilitanti e la valorizzazione del servizio pregresso. Il dialogo tra istituzioni, sindacati e candidati rimane cruciale per assicurare un sistema scolastico efficace, inclusivo e conforme alle esigenze contemporanee.
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