Conferma supplente di sostegno a.s. 2025/26: tutto sulla verifica dei posti dopo i trasferimenti dei docenti di ruolo

Conferma supplente di sostegno a.s. 2025/26: tutto sulla verifica dei posti dopo i trasferimenti dei docenti di ruolo

Il tema della conferma dei supplenti di sostegno per l’anno scolastico 2025/26 è strettamente regolato dal decreto n. 32/2025, il quale definisce norme, responsabilità e tempistiche per assicurare la continuità didattica agli alunni con disabilità. Fondamentale è il ruolo delle famiglie, che a maggio presentano una richiesta formale di conferma del docente, e quello dei dirigenti scolastici, incaricati di verificare i posti disponibili dopo la mobilità dei docenti di ruolo. Il meccanismo di conferma coinvolge principalmente i supplenti nominati fino al 30 giugno o al 31 agosto, esclusi quelli in servizio solo fino al termine delle lezioni. I posti di sostegno disponibili sono determinati tra quelli di organico di diritto non coperti da trasferimenti o pensionamenti. Il dirigente, dopo aver verificato tramite sistemi informatici la situazione aggiornata, può procedere alla conferma solo se il posto resta vacante. La distinzione tra nomina al 31 agosto (annualità) e 30 giugno (temporaneità) è centrale, così come le modalità di scelta tramite GPS, GaE o interpello. Il rispetto della procedura garantisce trasparenza e continuità, ma eventuali modifiche nei trasferimenti possono comportare variazioni anche in corso d’opera.

La procedura di conferma dei supplenti di sostegno prevede più fasi coordinate: presentazione della richiesta formale delle famiglie entro il 31 maggio, controlli attenti della segreteria e del dirigente sui posti realmente vacanti dopo la mobilità e, se non intervengono trasferimenti di titolari, attribuzione formale della conferma e comunicazione agli interessati. L’importanza della comunicazione tempestiva e trasparente è ribadita, anche alla luce delle frequenti modifiche dell’assegnazione dei posti dovute a ricorsi o rettifiche dopo la pubblicazione dei movimenti dei docenti di ruolo. In caso il posto non sia più vacante, la scuola deve immediatamente informare la famiglia e il docente, cercando soluzioni alternative per la ricollocazione, ove possibile. Le scadenze sono stringenti: il processo si concentra tra fine maggio e giugno per garantire la presa di servizio già a settembre, favorendo la programmazione dei PEI e un sereno avvio dell’anno scolastico. Le graduatorie da cui attingere (GPS, GaE, interpello) rispettano il principio di priorità e trasparenza, tenendo conto della richiesta di continuità delle famiglie, che resta non vincolante ma molto rilevante decisionale.

Non mancano criticità: la tempistica serrata tra trasferimenti e conferme può generare sovrapposizioni e incertezze, mentre ricorsi e cambiamenti successivi minano la stabilità delle assegnazioni. Il carico amministrativo sulle segreterie è consistente e talvolta la richiesta di conferma delle famiglie non può essere accolta, specie in territori molto soggetti a mobilità docente. È importante che famiglie e scuole presentino tempestivamente le richieste, monitorino le novità ministeriali e mantengano alta la comunicazione. Nonostante questi limiti, la procedura rappresenta un passo avanti verso la tutela della continuità didattica e dell’inclusione, valori fondanti della scuola pubblica. L’invito finale è alla collaborazione tra tutte le parti, nel rispetto dei diritti degli studenti più fragili, affinché la procedura non sia solo un adempimento, ma uno strumento reale di inclusione e attenzione educativa.

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