Congedo parentale 2025: Aumentata l’età a 14 anni e raddoppiati i giorni per assistenza ai figli malati
Il congedo parentale in Italia subisce una significativa evoluzione con le novità introdotte nel 2025. L'aumento dell'età dei figli da 12 a 14 anni per la fruizione del congedo parentale rappresenta un adeguamento alle esigenze contemporanee delle famiglie, riconoscendo le necessità assistenziali e educative che si estendono anche alla preadolescenza. Parallelamente, il raddoppio dei giorni di permesso per assistere i figli malati, da 5 a 10 giorni annuali per genitore, amplia concretamente la possibilità di cura e presenza in situazioni di malattia, garantendo una maggiore flessibilità e tutela. Queste misure, inserite nell'articolo 50 del Documento di Finanza Pubblica, rafforzano inoltre la componente economica del congedo: il primo mese di astensione è ora retribuito al 100%, eliminando precedenti penalizzazioni e incentivando l'effettivo utilizzo del diritto.
Dal punto di vista normativo, la riforma si inserisce nel quadro del Decreto Legislativo n. 151/2001, ma ne aggiorna e potenzia le disposizioni, rispondendo sia alle pressioni europee sia ai nuovi bisogni familiari evidenziati in particolare dalla recente pandemia. Il congedo, ora accessibile fino ai 14 anni del figlio, può essere richiesto in modalità flessibile, frazionata o continuativa, con un sistema di alternanza per madre e padre che promuove la corresponsabilità genitoriale e una più equa distribuzione dei carichi di cura.
Le ripercussioni di queste innovazioni si estendono a livello sociale ed economico: migliorano la qualità della vita familiare, agevolano i datori di lavoro nella programmazione delle assenze e favoriscono una società più inclusiva e attenta al benessere dei minori. Tuttavia permangono alcune sfide, tra cui la necessità di semplificare le procedure burocratiche e garantire una diffusione capillare dell'informazione, specialmente tra i lavoratori precari. La riforma del 2025 costituisce dunque un passo avanti fondamentale per un welfare più moderno e sensibile, che mette al centro le esigenze reali delle famiglie italiane.