
Controlli INPS sui pensionati all’estero: chi riguarda, modalità e scadenze 2025-2026
Il nuovo piano di verifica dell’INPS, avviato nel 2025, mira a garantire la correttezza nell’erogazione delle pensioni italiane ai residenti all’estero, prevenendo frodi come il pagamento dopo il decesso del titolare. La campagna coinvolge migliaia di pensionati iscritti all’AIRE, che devono dimostrare l’esistenza in vita tramite la compilazione e restituzione di un modulo entro il 15 gennaio 2026. Questa misura riflette la crescente mobilità internazionale degli anziani italiani e la necessità di tutelare le risorse pubbliche.
I controlli si concentrano soprattutto sui pensionati residenti nei paesi dell’Oceania (come Australia e Nuova Zelanda), in Africa e nell’Unione Europea, estendendo le verifiche già avviate in Norvegia e Europa dell’Est. Il modulo di esistenza in vita deve essere firmato e autenticato presso autorità riconosciute, come consolati o enti locali abilitati. Il mancato invio o l’invio incompleto può causare la sospensione temporanea della pensione. Per agevolare gli adempimenti, l’INPS si avvale di intermediari quali CAF e Patronati, che supportano i pensionati nella compilazione e invio della documentazione.
Questi controlli non rappresentano una penalizzazione, ma un passaggio necessario al mantenimento della trasparenza e legalità nella gestione pensionistica. La corretta esecuzione degli adempimenti salvaguarda i diritti dei pensionati e garantisce l’efficienza del sistema previdenziale. Si raccomanda di seguire attentamente le indicazioni ricevute dall’INPS, rivolgersi agli enti autorizzati per assistenza e rispettare i termini fissati per evitare disagi e interruzioni nel pagamento delle pensioni.