Copertura assicurativa estesa ai precari di scuola: cosa cambia con la nuova norma in arrivo entro il 2026

Copertura assicurativa estesa ai precari di scuola: cosa cambia con la nuova norma in arrivo entro il 2026

Negli ultimi anni il personale scolastico precario, composto da docenti e ATA con contratti a termine fino al termine delle attività didattiche, ha visto un’importante svolta grazie all’accordo fra il Ministero dell'Istruzione e i sindacati. La novità principale riguarda l’estensione della copertura assicurativa integrativa delle spese sanitarie, tradizionalmente riservata al personale di ruolo, anche a questa categoria, con entrata in vigore prevista per il 1° gennaio 2026. Il provvedimento mira a colmare un divario di tutela che generava disparità economiche e sociali, garantendo rimborsi per visite, esami diagnostici, ricoveri e farmaci, valorizzando così un gruppo essenziale per il funzionamento delle scuole italiane. La concretizzazione di questa misura richiede però un’adeguata allocazione delle risorse nella legge di bilancio e la definizione di decreti attuativi che regolamentino accesso e beneficiari. I sindacati accolgono positivamente l’iniziativa, pur sottolineando l’importanza di assicurare la tempestività e l’estensione della misura a tutte le forme contrattuali temporanee che coinvolgono il personale scolastico. La copertura estesa rappresenta non solo un vantaggio sanitario e economico, ma anche un forte incentivo per la stabilità e la continuità del personale nelle istituzioni scolastiche, contribuendo a migliorare l’esperienza educativa e a contrastare la precarietà. Il percorso verso l’attivazione definitiva sarà quindi fondamentale per trasformare questa importante conquista in un diritto strutturale, rafforzando così la giustizia sociale e la qualità scolastica in Italia.

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