Corsi sostegno triennalisti: esclusione confermata per il 2024/25

Corsi sostegno triennalisti: esclusione confermata per il 2024/25

1. Contesto normativo e motivi dell’esclusione

L’anno accademico 2024/25 si apre con la conferma dell’esclusione dei cosiddetti “triennalisti” – docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno – dalla partecipazione ai corsi di specializzazione per il sostegno organizzati dalle università e da Indire. Tale esclusione deriva direttamente dal Decreto Ministeriale 75/2025 e dalla Legge 106/2024, che fissano nuovi e più stringenti criteri di accesso. La ratio alla base della scelta normativa è duplice: da una parte, il Ministero intende elevare la qualità della formazione attraverso una selezione più rigorosa, dando priorità a chi già possiede abilitazione e titoli specifici; dall’altra, si vuole prevenire il fenomeno del precariato eccessivo e della frammentazione della professionalità. Tuttavia, questa impostazione normativa ha destato numerose perplessità. Nei cicli precedenti, la riserva di posti per i triennalisti aveva rappresentato una forma di riconoscimento dell’esperienza acquisita sul campo dai docenti. Per il 2024/25, invece, non è prevista una corsia preferenziale o una quota riservata, lasciando solo aperture future in base al monitoraggio dei reali fabbisogni di personale specializzato. Il quadro regionale dell’offerta evidenzia comunque forti diseguaglianze nella copertura delle necessità formative, soprattutto nelle aree con il maggior turn-over.

2. Impatti sul sistema scolastico e reazioni sociali

La mancata partecipazione dei triennalisti ai nuovi bandi rischia di produrre effetti non trascurabili sia a livello organizzativo che didattico. Gli oltre 20.700 posti nelle università e i 5.850 presso Indire, sebbene rilevanti, non bastano a colmare la carenza strutturale di docenti specializzati che affligge molte aree del Paese, specialmente dove il ricambio è più rapido e la domanda di insegnanti di sostegno continua a crescere di anno in anno. Il rischio concreto è quello di un ulteriore aggravamento delle scoperture di cattedre, con pesanti conseguenze sulla qualità e sulla continuità didattica per gli alunni con disabilità, che potrebbero vedere alternarsi figure meno integrate nei loro percorsi educativi. Dal punto di vista delle associazioni e dei sindacati, l’esclusione è stata letta come uno snodo negativo: si sono moltiplicate le richieste di deroga e di apertura di tavoli tecnici permanenti di confronto con il Ministero, al fine di definire percorsi transitori che tutelino i diritti dei lavoratori con esperienza consolidata. Iniziative come raccolte firme e campagne di sensibilizzazione stanno sollecitando il Governo a tornare sulle proprie decisioni e a valorizzare il capitale umano già presente nel sistema scuola.

3. Prospettive future e possibili sviluppi

Guardando oltre il ciclo 2024/25, il Ministero si è impegnato ad osservare da vicino l’andamento dei bisogni effettivi delle scuole, lasciando aperta la possibilità di revisionare i criteri di accesso ai corsi di specializzazione già dal 2025/26. Questo monitoraggio potrebbe portare all’introduzione di percorsi abilitanti alternativi, alla riapertura di quote riservate o al riconoscimento del servizio pregresso maturato sul sostegno, così da rispondere in modo più flessibile alle esigenze di organico e alle sfide dell’inclusione scolastica. L’evoluzione della normativa sarà quindi strettamente legata sia ai dati sulla copertura dei posti che alle pressioni del mondo sindacale e della società civile, che chiedono soluzioni equilibrate capaci di coniugare qualità della formazione, continuità didattica e tutela delle professionalità già attive. Resta comunque centrale il dibattito su come valorizzare, senza penalizzare, la competenza acquisita dal personale con esperienza nel sostegno, per assicurare una scuola italiana inclusiva, efficiente e al passo con le nuove esigenze educative.

Questo sito web utilizza cookies e richiede i dati personali per rendere più agevole la tua esperienza di navigazione.