Crollo dei Permessi di Studio in Canada: Le Nuove Politiche di Immigrazione Allontanano gli Studenti Internazionali

Negli ultimi anni, il Canada ha sperimentato una significativa riduzione nel numero di permessi di studio emessi per studenti internazionali, una crisi legata direttamente alla recente riforma delle politiche di immigrazione. Queste nuove normative hanno introdotto restrizioni più severe, aumentando la burocrazia e limitando gli ingressi con l'obiettivo di migliorare la qualità dell’esperienza studentesca e gestire le risorse urbane. Tuttavia, queste misure hanno causato un calo del 60% nei permessi rilasciati e una diminuzione del 21% nel numero totale di studenti stranieri, creando preoccupazioni profonde tra università ed esperti.

Le ripercussioni colpiscono duramente le istituzioni educative, molte delle quali vedono una significativa contrazione delle entrate derivanti dalle rette, soprattutto perché gli stranieri pagano tariffe più elevate. Inoltre, la diminuita presenza internazionale riduce la domanda di corsi avanzati e programmi specialistici, minando la reputazione di eccellenza del sistema canadese. Sul piano economico, la riduzione degli studenti stranieri comporta un danno stimato in miliardi di dollari all’economia locale, con effetti negativi su occupazione, servizi e dinamismo delle città universitarie.

Le associazioni accademiche e gli esperti spingono per un ripensamento delle politiche, evidenziando come la crisi canadese sia più marcata rispetto ad altri paesi anglofoni. Le possibili soluzioni passano per una revisione delle regole d’accesso, incentivi per settori strategici, e un rafforzamento del supporto allo studente. Il futuro dipenderà dalla capacità del governo di bilanciare controllo e accoglienza, per mantenere il Canada tra le mete preferite per l’istruzione internazionale a livello globale.