Crollo della forza lavoro in Italia: strategie e sfide per il futuro del welfare nazionale

Crollo della forza lavoro in Italia: strategie e sfide per il futuro del welfare nazionale

Il fenomeno del calo drastico della forza lavoro in Italia rappresenta una crisi strutturale con impatti profondi sull'economia e sul welfare nazionale. Entro il 2035, si prevede una diminuzione di 6,1 milioni di occupati, dovuta a fattori demografici come basso tasso di natalità, invecchiamento della popolazione e marginalizzazione dei giovani (Neet). Questa dinamica minaccia la sostenibilità del sistema pensionistico e sociale, aumentando la pressione fiscale sui pochi lavoratori attivi e rischiando un aumento delle disuguaglianze. Il potenziamento della partecipazione femminile e il reinserimento dei giovani Neet nel mercato sono leve imprescindibili per contrastare la crisi occupazionale. Strategie come miglioramento dei servizi per l'infanzia, lotta al divario salariale di genere, incentivi al lavoro femminile e riforme formative sono fondamentali. L’allungamento della vita lavorativa attraverso riforme pensionistiche e politiche attive come la riqualificazione professionale, il supporto all’autoimprenditorialità e la flessibilità del lavoro sono strumenti chiave per mitigare l’impatto. Infine, il confronto con i modelli europei mostra la necessità di soluzioni adattate al contesto italiano, integrando innovazione, formazione continua e politiche inclusive per garantire un futuro sostenibile. Solo un piano d’azione integrato potrà trasformare la crisi in un’opportunità di rinascita per l’Italia.

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