Dal Medioevo a Oggi: L’Italia di Dante Riletta Attraverso il Nuovo Libro di Santiago Iñiguez de Onzoño

Il recente libro di Santiago Iñiguez de Onzoño, "Dante in the workplace: how leaders can avoid the seven deadly", propone una rilettura innovativa della figura di Dante Alighieri applicandone l'eredità morale e filosofica all'ambito della leadership moderna. In particolare, il volume esplora come i sette vizi capitali, così magistralmente descritti nella Divina Commedia, siano ancora oggi determinanti per comprendere le insidie e le debolezze che minacciano la coesione e l'efficacia organizzativa. Questa lettura consente di trasformare i classici in strumenti pratici per le sfide contemporanee, estendendo il valore umano e culturale dantesco oltre i confini accademici tradizionali.

Fabio Corsico, intervenuto alla presentazione presso la Luiss di Corsico, ha sottolineato come l'Italia di Dante non sia così distante dall'Italia attuale. Parallelismi storici emergono soprattutto nel contesto politico frammentato: l'antica frammentazione in città-stato si riflette oggi nelle divisioni regionali e nella complessità istituzionale del paese. Questa continuità culturale si manifesta anche nella tradizionale cultura del conflitto e nella ricerca di compromessi, elementi che permeano tanto l'epoca medievale quanto quella contemporanea, sottolineando la persistente tensione tra interessi particolari e bene comune.

L'approfondimento sulla leadership evidenzia come la cultura umanistica, rappresentata da Dante, sia fondamentale nell'educazione dei leader di oggi. Iniziative come quelle della Luiss che promuovono il dialogo tra discipline umanistiche e saperi applicati aprono la strada a forme di leadership più etiche e consapevoli. L'eredità di Dante, pertanto, non si limita a un valore storico o letterario, ma diventa un ponte tra passato e futuro, capace di guidare la leadership morale e collettiva di fronte alle sfide complesse del XXI secolo.