Dazi USA-UE: Rischio Recessione Globale e Nuove Sfide per l'Ue sul Patto di Stabilità

Dazi USA-UE: Rischio Recessione Globale e Nuove Sfide per l'Ue sul Patto di Stabilità

Nel 2025, il riacutizzarsi dei dazi tra Stati Uniti e Unione Europea segna una tappa critica per l'economia globale, con impatti che superano i confini dei due blocchi. L'Amministrazione Trump ha reintrodotto tariffe sulle importazioni europee, destabilizzando i mercati e innescando una situazione di tensione commerciale che preoccupa economisti e governi mondiali. In questo contesto, il commissario europeo Maros Sefcovic è a Washington per negoziare con le autorità USA, cercando di evitare l'escalation e mettere in guardia contro gli effetti sistemici delle misure protezionistiche. Le previsioni economiche sono allarmanti: un calo del Pil globale pari al 3% nel biennio 2025-2026, con settori chiave come automotive, agroalimentare e tecnologia particolarmente colpiti. Gli Stati Uniti, invece, rischiano una recessione più profonda, con una contrazione del Pil stimata al 5%, causata da rallentamenti commerciali, aumento dei costi produttivi e calo della fiducia interna. L'Unione Europea, e in particolare l'Italia, subiranno ripercussioni differenziate; per l'Italia si stima una perdita di Pil pari all'1,7%, minacciando filiere strategiche e piccole-medie imprese. Ulteriori sfide emergono dalla prevista svalutazione del dollaro nel 2026 (-15%), che influenzerà le esportazioni e le dinamiche inflazionistiche. Di fronte a questa crisi, l'UE è chiamata a rivedere il Patto di Stabilità per consentire politiche fiscali più flessibili, stimolare l'economia e diversificare i mercati. Solo un approccio coordinato e innovativo potrà evitare una spirale recessiva, rilanciare la crescita e mantenere il ruolo europeo nel nuovo ordine economico mondiale.

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