
Dimensionamento scolastico: recuperati 80 dirigenti e DSGA nel 2026/27
Il dimensionamento scolastico per l'anno 2026/27 rappresenta una sfida cruciale per il sistema formativo italiano, poiché definisce l'organizzazione territoriale delle scuole e l'assegnazione del personale dirigente e amministrativo. Dopo anni di preoccupazioni causate da tagli lineari al personale scolastico, il decreto n. 124 del 2025 ha introdotto un importante correttivo, recuperando 80 dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA) rispetto alle previsioni iniziali, in seguito a dati ISTAT aggiornati che hanno evidenziato un aumento degli iscritti.
L'origine del decreto si colloca nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del precedente decreto n. 127, mirati a razionalizzare la rete scolastica e renderla più efficiente. Tuttavia, le forti reazioni di sindacati e territori avevano sottolineato i rischi dei tagli per la qualità dell’istruzione, specialmente nelle aree più svantaggiate. L'aggiornamento dei dati demografici e la crescita degli alunni hanno permesso una rimodulazione più flessibile degli organici con un aumento del 1,6% delle sedi scolastiche attive, migliorando l’accessibilità e la gestione amministrativa degli istituti.
L'impatto del decreto n. 124/2025 sulle scuole italiane è significativo: si evitano le cosiddette "reggenze" forzate, garantendo una più equa distribuzione del lavoro per dirigenti e DSGA, con ricadute positive su efficienza e presenza istituzionale. Le reazioni sono positive ma invitano a non considerare il provvedimento una soluzione definitiva: permangono sfide legate alla distribuzione territoriale delle risorse, alla stabilità del personale e alla progettualità di lungo termine. Rimane centrale l'esigenza di un dimensionamento scolastico flessibile, fondato su dati reali e con investimenti mirati, per assicurare un'istruzione di qualità e a misura di comunità locali.