
Disney e Universal aprono la sfida legale: Midjourney accusata per immagini AI non autorizzate
Disney e Universal hanno recentemente citato in giudizio Midjourney presso la Corte Distrettuale Centrale della California, segnando un momento cruciale nel rapporto tra intelligenza artificiale, creatività e tutela legale. Le due major accusano Midjourney di generare e distribuire immagini ispirate ai loro franchise, protetti dal diritto d’autore, senza alcuna autorizzazione. Questo caso mette in luce il ruolo crescente delle AI generative nel settore creativo, alimentando un dibattito acceso sull’utilizzo di dati coperti da copyright per addestrare questi sistemi. Midjourney, tramite sofisticati algoritmi, elabora milioni di immagini esistenti, aprendosi alla possibilità di re-interpretare stili e personaggi iconici. Tuttavia, la linea tra ispirazione creativa e violazione della proprietà intellettuale resta nebulosa, soprattutto quando manca una regolamentazione specifica per l’intelligenza artificiale e la generazione automatica di immagini.
La posizione di Disney e Universal è particolarmente ferma: la causa non mira solo a fermare immediatamente l’uso illecito dei personaggi, ma anche a ottenere un risarcimento significativo e, soprattutto, a stabilire un precedente giuridico che guidi l’industria in casi simili futuri. La mancanza di risposta o revisione del business model da parte di Midjourney viene interpretata come leggerezza o addirittura come potenziale ammissione di colpa, aggravando la posizione della piattaforma. Nei tribunali americani, anche le opere derivate, se riconoscibili, possono essere considerate in violazione del copyright, scenario in cui la giurisprudenza sarà chiamata a pronunciarsi in modo chiaro e innovativo.
Le ripercussioni di questa causa andranno ben oltre il singolo caso. Una vittoria delle major potrebbe generare un effetto domino, limitando la ricerca e la sperimentazione nel campo dell’AI creativa e imponendo nuove rigidità tecniche e legali. Al contrario, un verdetto più favorevole ad aziende come Midjourney potrebbe rendere più difficile la difesa della proprietà intellettuale e la remunerazione dei creatori tradizionali. Il tema etico della liceità e dell’originalità delle opere AI si intreccia con la necessità di trasparenza sull’uso dei dati e di accordi di licenza appropriati. In definitiva, il caso Disney-Universal vs Midjourney rappresenta il primo vero terreno di scontro su cui giuristi, aziende e creatori sono chiamati a ridefinire le regole della creatività nell’era dell’intelligenza artificiale.