Divieto di Cellulari nelle Scuole Esteso ai Docenti? La Circolare Valditara e la Replica della Gilda degli Insegnanti

Divieto di Cellulari nelle Scuole Esteso ai Docenti? La Circolare Valditara e la Replica della Gilda degli Insegnanti

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La circolare Valditara del 16 giugno 2025 reintroduce e rafforza il tema dell’uso dei cellulari nelle scuole italiane, suscitando un acceso dibattito a livello nazionale. Il provvedimento stabilisce il divieto di utilizzo dei telefoni cellulari e dispositivi elettronici personali durante le ore di lezione per studenti e, in modo meno esplicito, anche per docenti. L’attenzione si concentra sulla necessità di creare un clima più favorevole all’apprendimento e alla socializzazione, mirando a ridurre distrazioni e comportamenti impropri in classe. Tuttavia, il tentativo di estendere il divieto anche al personale docente ha immediatamente sollevato perplessità e contestazioni tra i sindacati del settore, in particolare la Gilda degli Insegnanti. I docenti temono infatti che una simile misura possa minare la propria autonomia professionale e limitare la libertà di insegnamento, tecnicamente tutelata anche dalla Costituzione italiana. La circolare, pur facendo riferimento all’uso responsabile dei dispositivi da parte di tutto il personale scolastico, evita un divieto categorico per i docenti, lasciando spazi di autonomia ove l’impiego dei cellulari risulti funzionale alle attività didattiche o amministrative. La questione resta quindi complessa, ponendo la scuola italiana davanti a una sfida decisiva in termini di innovazione, disciplina e tutela dei diritti.

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Un punto particolarmente delicato messo in luce dal dibattito riguarda il rapporto tra digitalizzazione amministrativa delle scuole e le esigenze operative dei docenti. L’utilizzo del registro elettronico, ormai indispensabile sia per il monitoraggio delle presenze che per la gestione delle valutazioni e delle note disciplinari, avviene spesso tramite smartphone personali degli insegnanti. Questo aspetto sottolinea la difficoltà di trovare un equilibrio tra la modernizzazione degli strumenti e la necessità di mantenere ordine e disciplina nelle aule. I sindacati, con il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana in prima linea, ribadiscono che vietare agli insegnanti l’uso del cellulare in modo assoluto potrebbe ledere sia la qualità del lavoro che la stessa innovazione scolastica, specie in assenza di device forniti dalle scuole. Serve quindi una risposta calibrata: regolamenti dettagliati, dotazione tecnologica adeguata, chiarezza interpretativa e rispetto degli strumenti personali, all’interno di un quadro normativo condiviso e articolato. Anche studenti e famiglie si mostrano divisi: alcuni genitori apprezzano la stretta, mentre altri temono che in caso di emergenza possa risultare controproducente. Gli studenti chiedono maggiore flessibilità, invocando pause regolamentate o momenti in cui usare i dispositivi.

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Nel contesto europeo, l’Italia si inserisce lungo una direttrice in cui la regolamentazione sui telefoni nelle scuole è ormai la norma, sebbene con differenze tra nazioni. In Francia il divieto è molto rigido; in Germania la regolamentazione varia a livello locale; nei Paesi Bassi il dibattito resta aperto. La circolare Valditara segna dunque una tappa di adeguamento agli standard internazionali, ma lascia aperte molte questioni interpretative e pratiche. Il vero nodo sarà trovare un equilibrio tra la necessità di ridurre le distrazioni, tutelando l’attenzione in classe e la qualità dell’atto educativo, e la valorizzazione delle competenze digitali, sempre più centrali nel mestiere dell’insegnante moderno. Le sfide future includono fornire ai docenti strumenti digitali adeguati, chiarire regole e sanzioni sugli usi impropri, evitare rigidità che possano danneggiare la scuola digitale e, soprattutto, rispettare la libertà di insegnamento come valore fondante e motore d’innovazione. Solo una mediazione intelligente tra disciplina e innovazione consentirà alla scuola italiana di crescere come luogo sicuro, trasparente e al passo coi tempi.
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