Emilia-Romagna punta sulla salute digitale dei giovani: il nuovo Piano minori e digitale tra giornate senza schermi e formazione

Emilia-Romagna punta sulla salute digitale dei giovani: il nuovo Piano minori e digitale tra giornate senza schermi e formazione

La Regione Emilia-Romagna ha lanciato un ambizioso Piano minori e digitale per contrastare l’abuso delle tecnologie da parte di bambini e adolescenti. Il cuore dell'iniziativa è una giornata mensile senza schermi nelle scuole aderenti, volta a favorire momenti di socializzazione reale, attività manuali e sportive, e a stimolare la riflessione sul rapporto con la tecnologia. Il progetto introduce anche la figura del "custode digitale", educatori formati per prevenire la dipendenza digitale e offrire supporto a studenti, famiglie e docenti. Parallelamente, è prevista una formazione specifica per insegnanti ed educatori, per rafforzare competenze e buone pratiche didattiche legate alla presenza consapevole del digitale in aula.

Questo Piano si inserisce in un contesto nazionale dove la disintossicazione digitale rappresenta una sfida urgente, con dati che evidenziano l’elevato utilizzo di dispositivi connessi e l’aumento di problematiche correlate come dipendenza da social media e disturbi del sonno tra i giovani. L’Emilia-Romagna, innovando con un approccio integrato scuola-famiglia-servizi, si propone come modello replicabile, puntando su prevenzione, consapevolezza e costruzione di una comunità educante. Le sfide includono la resistenza di studenti e famiglie e la necessità di alternative di svago coinvolgenti, affrontate attraverso campagne informative e strumenti pratici per la gestione digitale domestica.

Le aspettative per le scuole sono positive: il Piano mira a ridurre il tempo passato davanti agli schermi, migliorare la socializzazione e incrementare le competenze emotive. Attraverso attività collettive e momenti di riflessione, si vuole promuovere una nuova cultura digitale consapevole e responsabile, sostenuta anche dal coinvolgimento attivo delle famiglie e dalla formazione continua degli educatori. L’iniziativa rappresenta un passo fondamentale per proteggere il benessere psicofisico dei giovani e favorire il loro sviluppo equilibrato in un mondo sempre più digitale.

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