
Erasmus+ in Italia: Impatto Economico Oltre 10 Milioni nel 2023
Il programma Erasmus+ si conferma nel 2023 come un motore fondamentale di crescita economica e sociale in Italia, generando oltre 10 milioni di euro secondo uno studio del Dipartimento di Studi aziendali dell’Università Roma Tre. Oltre 1.500 studenti Erasmus sono stati monitorati, mostrando una spesa media di circa 1.000 euro al mese per studente, distribuita tra alloggi, alimentari, trasporti e attività ricreative e culturali. Gran parte del budget, il 40%, viene dedicato agli affitti, con il resto delle risorse a beneficio del tessuto economico locale, dai servizi essenziali agli eventi e turismo. La presenza di studenti Erasmus agisce da moltiplicatore per l’economia territoriale: il 70% degli studenti viaggia oltre la città ospitante, dando impulso a settori turistici, ristorazione e trasporti anche nelle regioni limitrofe e contribuendo a promuovere la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale italiano. Tuttavia, lo studio evidenzia come le borse di studio siano spesso insufficienti rispetto ai costi reali, particolarmente gravosi nelle grandi città d’arte. Permangono criticità legate agli alti prezzi degli alloggi, ai costi dei servizi essenziali e a una gamma di offerte agevolate ancora limitata.
Oltre all’indotto economico diretto generato dalle spese degli studenti Erasmus, il programma rafforza la vitalità delle città universitarie italiane, anche di media o piccola dimensione. L’arrivo di studenti internazionali incrementa la domanda di servizi e favorisce la nascita di iniziative mirate per i giovani, promuovendo processi di innovazione in settori come l’accoglienza, la digitalizzazione e la sostenibilità. Le università italiane traggono vantaggio dall’incremento della propria reputazione internazionale e dallo sviluppo di progetti accademici e di ricerca in collaborazione con partner europei. Al tempo stesso, lo scambio culturale tra studenti stranieri e comunità locali crea reti collaborative e arricchisce il clima di apertura e inclusione sociale. Un confronto con altri Paesi europei evidenzia che, sebbene l’Italia rimanga molto attrattiva, presenta un costo della vita superiore alla media e borse inferiori rispetto alla Spagna, Francia o Germania, ma viene scelta per la sua ricchezza culturale e l'offerta di qualità del sistema universitario.
Per rafforzare ulteriormente l’impatto del programma, gli esperti suggeriscono una revisione dei criteri di assegnazione delle borse Erasmus, investimenti in alloggi accessibili e servizi a misura di studente, maggiore sinergia tra università e realtà locali e la promozione di reti di supporto tra studenti incoming e outgoing. L’obiettivo a lungo termine rimane lo sviluppo di un ecosistema della mobilità internazionale sempre più inclusivo e sostenibile, capace di valorizzare le competenze delle nuove generazioni e contribuire alla competitività e all’innovazione sociale dell’Italia. Il valore di Erasmus+, dunque, va ben oltre le cifre economiche e rappresenta un’opportunità strategica di sviluppo formativo, culturale ed economico che coinvolge tanto gli individui quanto i territori per un’Italia più aperta, solida ed europea.