Primo paragrafo: Presentazione, contesto e numeri dell’Esame di Stato 2025
L’Esame di Stato per le scuole secondarie di secondo grado rappresenta il momento conclusivo del percorso formativo degli studenti italiani e costituisce uno degli snodi fondamentali per il sistema scolastico nazionale. L’edizione 2024/25 degli esami si apre lunedì 16 giugno 2025, data fissata a livello nazionale dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, coinvolgendo 524.415 studenti distribuiti in 27.698 classi sull’intero territorio. L’organizzazione è capillare, e la macchina degli esami si conferma un evento di grande rilievo anche per famiglie, docenti e istituzioni. La sessione ordinaria prevede tre prove principali: una prima prova scritta nazionale, identica per tutti gli indirizzi; una seconda prova scritta specifica per ciascun percorso di studi; e, infine, il colloquio orale individuale, che rappresenta non solo la verifica finale delle competenze, ma anche una fondamentale occasione di riflessione sul percorso personale dello studente. Oltre agli studenti e ai docenti, giocano un ruolo centrale le commissioni, costituite da 13.900 gruppi misti di presidenti esterni, commissari interni ed esterni. L’inizio ufficiale delle operazioni, previsto per le 8:30 della mattina del 16 giugno, segna l’insediamento formale delle commissioni e l’avvio delle complesse procedure amministrative ed organizzative necessarie per la gestione regolare della sessione d’esame.
Secondo paragrafo: Costituzione delle commissioni e centralità dei verbali
Le commissioni degli Esami di Stato sono formate secondo criteri normativi rigorosamente stabiliti, includendo un presidente esterno, tre commissari interni e tre esterni, così da garantire oggettività e uniformità di valutazione a livello nazionale. Durante l’insediamento, i membri controllano la documentazione dei candidati, stilano il verbale di insediamento e discutono il calendario operativo delle prove. La compilazione dei verbali rappresenta un passaggio cruciale: i modelli, predisposti dal Ministero, servono a certificare ogni passaggio dell’esame, dalla verifica della presenza e dei documenti fino alla descrizione dettagliata delle prove scritte ed orali, inclusi eventuali incidenti o particolarità. Per ciascuna fase esistono modelli specifici – insediamento, prima e seconda prova scritta, colloquio, valutazione finale – oltre a documenti per la gestione di casi speciali, come assenze, sostituzioni o ricorsi. Il Ministero aggiorna costantemente i modelli di verbale, anche in formato digitale, favorendo uniformità operativa e maggiore trasparenza. Una novità rilevante per il 2024/25 riguarda la spinta verso la digitalizzazione: sono incentivate le scuole all’uso di piattaforme certificate per la compilazione e la conservazione dei verbali in formato elettronico, ottimizzando velocità, sicurezza e archiviazione.
Terzo paragrafo: Novità, buone pratiche e raccomandazioni finali
L’edizione 2024/25 degli Esami di Stato introduce alcune novità strategiche: maggiore chiarezza sui criteri di valutazione attraverso sezioni aggiuntive nei verbali; attenzione specifica per i candidati con bisogni educativi speciali o disabilità; telematizzazione delle procedure, con l’uso di griglie di osservazione e strumenti digitali nell’ambito dei verbali. Tali innovazioni puntano a rafforzare trasparenza, tracciabilità e oggettività dell’intero percorso di valutazione. Le commissioni sono chiamate ad applicare scrupolosamente i modelli predisposti, compilando ogni campo in modo puntuale; ogni problema, assenza o contestazione deve essere verbalizzato, indicando soluzioni e decisioni assunte per garantire pari opportunità e gestione corrispondente alle normative. La precisione nella redazione dei verbali tutela sia i candidati sia la commissione, prevenendo controversie e garantendo la regolarità dell’iter. In sintesi, per un esame trasparente e sereno occorre: attenersi ai modelli ufficiali, seguire le procedure operative, digitalizzare dove possibile ed essere attenti alla documentazione individuale. In questo modo, oltre 500.000 studenti potranno affrontare l’esame in condizioni di equità, e le scuole potranno avere sicurezza giuridica e organizzativa sull’intero processo.