
Germania, la ripresa resta fragile: l'incertezza sui dazi Usa-Ue offusca i timidi segnali positivi
Nel 2025, la Germania, motore economico dell'Unione Europea, affronta una ripresa economica a tinte fosche. L'indice Ifo evidenzia un lieve aumento della fiducia nelle imprese, segno di un possibile superamento della fase recessiva, ma questa crescita rimane fragile, inscritta in un contesto di debolezza strutturale della domanda interna ed estera. Molti settori, come chimica e meccanica, mostrano timidi segnali positivi, mentre l'automotive e l'edilizia soffrono ancora. Il cauto ottimismo delle aziende tedesche si accompagna a numerose preoccupazioni: i dazi USA al 15% pesano sulle esportazioni, specialmente nei comparti strategici come l'automotive con esempio emblematico in Volkswagen, che registra un crollo degli utili del 38%. La pressione sui margini e l'incertezza geopolitica inducono molte imprese alla prudenza negli investimenti.
La crisi si aggrava a causa della politica commerciale internazionale. L'accordo sui dazi Usa-Ue, percepito come una posizione di debolezza dell'Unione Europea, non offre reali contropartite e alimenta incertezza e costi per il sistema produttivo tedesco. Le previsioni economiche per il 2025 indicano una flessione del PIL dello 0,1%, con ripercussioni psicologiche negative soprattutto nelle regioni a vocazione export. Il ruolo dell'UE, volatile e poco incisivo nei negoziati, non aiuta a invertire la rotta, mentre il governo tedesco tenta con incentivi e sgravi di sostenere la produzione e l'innovazione, seppur con risultati ancora limitati.
Per il futuro, solo un rilancio coordinato a livello europeo, con politiche di sostegno alla domanda interna, investimenti pubblici e privati e una strategia di diversificazione delle esportazioni potrà dare nuova linfa al sistema economico tedesco. Le aziende sono chiamate a innovare puntando su digitalizzazione, tecnologie verdi e nuovi mercati, affinando capacità di adattamento e gestione del rischio. La strada è impervia, ma il cauto ottimismo guida la fase di riorganizzazione e trasformazione, nella speranza che i timidi segnali di ripresa diventino una solida base per il futuro economico tedesco.