Paragrafo 1: Nuovo approccio e normativa alla gestione delle economie scuole
La recente circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito, datata 30 maggio 2025, inaugura una stagione di rinnovata attenzione all’efficienza e alla trasparenza nella gestione delle economie scolastiche. Per economie si intendono le risorse residue non utilizzate dalle istituzioni nell'esercizio di un determinato anno, spesso derivanti dal Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF) e da altri finanziamenti destinati a progetti, formazione del personale, laboratori o attività strutturali. Le ragioni per cui si producono queste economie sono molteplici: mancata realizzazione di progetti, risparmi su attività programmate, modifiche nei piani didattici o risparmi da convenzioni e gare. Il Ministero, per evitare l’accantonamento sterile delle risorse ed ottimizzare l’impiego di fondi pubblici, ha dettato nuove procedure: le scuole dovranno monitorare puntualmente, tramite l’applicazione SIDI, le somme residue e presentare, entro il 12 giugno 2025, richieste di variazione motivate secondo criteri condivisi. La novità principale è l’uso semplificato del SIDI, ottimizzato per facilitare la gestione digitale delle economie, che mira a uniformare le pratiche su scala nazionale e ridurre il rischio di errori e ritardi, assicurando così coerenza e tempestività nell’allocazione dei fondi non spesi.
Paragrafo 2: Procedure operative, contrattazione e ambiti di riassegnazione
La procedura dettata dal Ministero è articolata e coinvolge diversi attori scolastici: la rilevazione delle economie spetta alle segreterie, che devono monitorare ed evidenziare le disponibilità residue tramite SIDI. Il dirigente scolastico, con il contributo degli organi collegiali, propone nuove destinazioni per le risorse avanzate, che devono essere validate tramite la contrattazione integrativa di istituto. Tale contrattazione garantisce inclusività e trasparenza, coinvolgendo rappresentanze sindacali, personale docente e ATA, al fine di armonizzare le nuove finalità con le reali esigenze scolastiche. Le risorse residue possono essere riutilizzate in molteplici ambiti: avvio di nuovi progetti in linea con il PTOF, formazione e aggiornamento del personale, potenziamento di laboratori e infrastrutture, acquisto di strumenti per l’inclusione, interventi di manutenzione o supporto ad attività extracurriculari. È essenziale che ogni variazione sia tracciabile e conforme alle priorità definite dal collegio dei docenti e dal consiglio d’istituto, per massimizzare l’impatto dei fondi e garantire che nessuna risorsa pubblica sia sprecata. La documentazione relativa, gestita digitalmente, deve essere conservata a disposizione fino alla decisione definitiva degli organi competenti.
Paragrafo 3: Impatti amministrativi, trasparenza e prospettive future
L’introduzione di queste linee guida rappresenta una svolta significativa per l’organizzazione amministrativa delle scuole italiane. L’accento su digitalizzazione, procedure standardizzate e scadenze chiare responsabilizza ogni attore e mira a semplificare, velocizzare e rendere più controllabile la spesa pubblica destinata all’istruzione. Se da un lato emergono vantaggi come una pianificazione più precisa, riduzione dei tempi di inutilizzo delle risorse e maggior trasparenza nei confronti della comunità scolastica, dall’altro permangono sfide quali la necessità di formazione continua per il personale amministrativo e il superamento di possibili criticità tecniche della piattaforma SIDI. Alla base c’è la volontà di garantire piena tracciabilità delle richieste, condividere con i sindacati ogni destinazione delle somme residue e pubblicare gli esiti per rafforzare la fiducia delle famiglie e dei portatori di interesse. In prospettiva, la semplificazione amministrativa dovrà procedere di pari passo con un’evoluzione digitale dei sistemi e una cultura della responsabilità, favorendo la realizzazione di una scuola più moderna, efficiente e capace di valorizzare appieno ogni risorsa disponibile per rispondere ai bisogni educativi delle nuove generazioni.