
GlobalWafers punta sull’America: boom di investimenti nel settore dei chip a Sherman, Texas
Il settore dei semiconduttori è oggi centrale per l'innovazione tecnologica mondiale e rappresenta uno snodo strategico nel contesto geopolitico globale. Le principali nazioni, tra cui gli Stati Uniti, investono enormi capitali per conquistare la leadership in questa filiera essenziale a settori come elettronica, automotive e difesa. In questo scenario, l'annuncio di GlobalWafers di raddoppiare il suo investimento da 3,5 a 7,5 miliardi di dollari per l'espansione del suo impianto produttivo a Sherman, Texas, rafforza l'importanza degli USA nella catena globale di fornitura dei chip. Questa scelta riflette non solo la crescita della domanda interna americana, ma anche una strategia per creare una filiera produttiva più sicura in un contesto internazionale complesso e caratterizzato da tensioni commerciali e geopolitiche.
Le pressioni tariffarie introdotte dall'amministrazione Trump, con l'imposizione di dazi sulle importazioni di semiconduttori cruciali dalla Cina, hanno spinto molte aziende, tra cui GlobalWafers, a ri-localizzare la produzione negli Stati Uniti. Questa dinamica è supportata da incentivi governativi significativi, come il finanziamento federale di 406 milioni di dollari e ulteriori sostegni statali e locali in Texas. L'investimento a Sherman genera già migliaia di posti di lavoro nella fase di costruzione e si prevede l'assunzione di centinaia di professionisti qualificati entro il 2028, stimolando inoltre l'indotto educativo e imprenditoriale della regione e trasformando la città in un modello virtuoso di polo tecnologico emergente negli USA.
L'espansione di GlobalWafers nei USA rappresenta un cambiamento strategico per l'industria dei semiconduttori americana, riducendo la dipendenza da fornitori esteri e rafforzando la capacità produttiva interna. La collaborazione tra l'azienda, il governo e le comunità locali costituisce un esempio di sinergia pubblico-privato che mira a garantire una produzione sostenibile, innovativa e resiliente. Nonostante le sfide legate alla formazione, ai costi energetici e alla complessità delle catene di fornitura, il progetto costituisce una tappa fondamentale nel nuovo equilibrio geopolitico dei chip, segnando una nuova era per il "Made in USA" tecnologico, con importanti ricadute economiche, sociali e strategiche a lungo termine.