GPS 2026: tutte le novità sulla bozza di Ordinanza tra ripescaggi, titoli, sanzioni e nuove procedure

GPS 2026: tutte le novità sulla bozza di Ordinanza tra ripescaggi, titoli, sanzioni e nuove procedure

La bozza di Ordinanza Ministeriale per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) 2026/2027-2027/2028 introduce numerose novità con un focus su trasparenza, rigore e tutela del personale scolastico. Tra le principali innovazioni vi sono il ripescaggio per i docenti rinunciatari, l'anticipo nella presentazione delle domande e valutazione dei titoli, il frazionamento delle supplenze brevi e l'inasprimento delle sanzioni per chi rinuncia agli incarichi senza giustificazioni. Queste misure emergono da un confronto serrato tra Ministero e sindacati, con un ruolo attivo della CISL Scuola e del segretario nazionale Attilio Varengo, e sono sottoposte all’attenzione del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

L'approvazione della bozza segue un processo partecipativo che mira a bilanciare esigenze istituzionali e richieste del personale docente. La possibilità di ripescaggio rappresenta una forma di tutela per chi rinuncia per motivi documentabili, ma esistono vincoli stringenti per evitarne abusi. Il nuovo assetto della valutazione dei titoli e certificazioni, comprensivo di maggiori controlli e valorizzazione di certificazioni linguistiche e informatiche, intende premiare qualità e merito anziché solo anzianità. L’organizzazione più flessibile delle supplenze brevi, con frazionamento orario, promuove una migliore copertura didattica e una maggiore flessibilità per i docenti.

Queste innovazioni avranno un impatto diretto sia sulle procedure amministrative delle segreterie scolastiche, che dovranno adeguarsi a sistemi digitalizzati più complessi, sia sulla gestione quotidiana dei docenti, chiamati a rispettare tempi e sanzioni più rigorose. Se da un lato si prevede una maggiore efficacia nella gestione delle supplenze e una valorizzazione dei meriti, dall’altro permangono preoccupazioni per l’aumento della burocrazia e i possibili oneri aggiuntivi, specie nelle regioni più svantaggiate. Il monitoraggio e i possibili correttivi futuri garantiranno un adattamento graduale e una maggiore attenzione alle esigenze della scuola italiana.

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