
Graduatorie ATA 24 mesi: tutto sulla Commissione di valutazione domande, candidature, ruoli e compensi
Le graduatorie ATA 24 mesi sono elenchi che permettono al personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole pubbliche italiane di accedere a supplenze annuali e incarichi a tempo indeterminato, riservate a chi ha maturato almeno 24 mesi di servizio nelle scuole statali. Queste graduatorie, aggiornate annualmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, hanno un ruolo strategico per l’assegnazione delle posizioni nelle scuole di ogni provincia. Fondamentale nel processo di formazione delle graduatorie è la commissione di valutazione ATA, incaricata di esaminare tutte le domande, verificare la correttezza dei requisiti e della documentazione allegata, e stilare la graduatoria definitiva della provincia di competenza. La commissione, costituita da un unico organo per ogni provincia nominato dagli Uffici Scolastici Provinciali, garantisce uniformità e trasparenza nella procedura di selezione. Possono candidarsi come membri della commissione dirigenti scolastici, personale amministrativo di ruolo esperto e profili ATA con incarichi amministrativi rilevanti, purché non vi siano rapporti di parentela con i candidati per evitare conflitti di interesse. All’interno della commissione vi sono ruoli specifici, come il presidente, che coordina i lavori, i membri che valutano le domande e, in alcune province, un segretario incaricato della documentazione. I compensi per i membri sono fissati a 500 euro, con un aumento del 10% per il presidente, erogati a chiusura dei lavori. Per il 2025 la scadenza per la presentazione delle domande ATA è il 19 maggio, seguita dalla nomina della commissione da parte degli Uffici Scolastici e dalla pubblicazione delle graduatorie definitive tra giugno e luglio. Il processo di valutazione prevede diverse fasi, dal controllo dei requisiti all’attribuzione dei punteggi, passando per la gestione degli eventuali reclami. Chi desidera candidarsi deve seguire le indicazioni dell’USP di riferimento, presentare la domanda in tempo utile, attestare i requisiti professionali e assicurare l’assenza di conflitti di interesse. La procedura mira a garantire imparzialità e trasparenza, offrendo ai commissari anche un riconoscimento economico e un’opportunità di servizio alla comunità scolastica. È importante che i candidati conoscano bene i regolamenti ministeriali e monitorino con attenzione i bandi e aggiornamenti pubblicati sui siti ufficiali per partecipare correttamente alle selezioni.