Graduatorie GPS 2026: le nuove regole per il doppio punteggio nelle classi di concorso accorpate secondo la proposta CSPI
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) per il biennio 2026/27 e 2027/28 rappresentano un punto cruciale per l'assegnazione degli incarichi ai docenti nel sistema scolastico italiano. Fra le principali novità c'è la riformulazione delle modalità di valutazione dei titoli, in particolare delle abilitazioni ottenute, con un'attenzione crescente verso le classi di concorso accorpate, soggetto di una particolare proposta avanzata dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).
Il processo di accorpamento delle classi di concorso mira alla semplificazione e coerenza didattica, ma crea nuove sfide nella valutazione delle abilitazioni, specie per quei docenti titolari di abilitazioni distinte su classi ora unite. La proposta del CSPI suggerisce l'attribuzione del doppio punteggio per le abilitazioni conseguite su queste classi accorpate, riconoscendo il valore professionale di chi ha perseguito più percorsi formativi, ma alimenta dibattiti su equità e sostenibilità amministrativa. L'introduzione del D.M. 255/2023 segna un punto di svolta, poiché stabilisce che le abilitazioni conseguite dopo la sua entrata in vigore sulle classi accorpate siano valutate come unica abilitazione, limitando il punteggio a una sola attribuzione.
Questa distinzione fra abilitazioni ante e post DM modifica il calcolo del punteggio nelle tabelle GPS, con ulteriori implicazioni per le supplenze dei prossimi anni. Il mondo della scuola ha reagito in modo variegato: Sindacati che ne lodano la tutela dei docenti storici, nuovi abilitati che lamentano possibili disparità, e dirigenti che chiedono chiarezza. Per i docenti è fondamentale verificare attentamente la propria situazione, aggiornare le domande secondo le nuove regole, evitare duplicazioni non consentite e seguire con attenzione le comunicazioni ufficiali per navigare efficacemente nella fase transitoria delle GPS 2026. Questa nuova regolamentazione punta a garantire equità, trasparenza e valorizzazione dei meriti, sostenendo al contempo la modernizzazione del sistema scolastico italiano.