Graduatorie GPS 2026: Preoccupazioni sull'Aggiornamento Anticipato e il Rischio di Perdita di Titoli e Servizi
Il sistema delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) rappresenta un elemento chiave nel reclutamento degli insegnanti supplenti in Italia. Tradizionalmente aggiornate tra giugno e luglio ogni due anni, queste graduatorie consentono agli aspiranti docenti di valorizzare titoli e servizi acquisiti, determinando la posizione utile per ottenere incarichi di supplenza. La bozza ministeriale recentemente proposta anticipa la finestra per la presentazione delle domande a gennaio-febbraio 2026, al fine di migliorare gestione e tempestività delle graduatorie per l'anno scolastico 2026/27. Tuttavia, tale anticipazione solleva forti preoccupazioni da parte delle organizzazioni sindacali e dei docenti, poiché esclude dal riconoscimento titoli e servizi acquisiti nella parte finale dell'anno scolastico, come corsi di laurea, certificazioni e periodi di servizio, con impatti negativi sulla meritocrazia e sull'equità del sistema.
Le critiche sindacali si concentrano soprattutto sulla brevità della finestra di presentazione, prevista in soli venti giorni, e sulla mancanza di considerazione per la formazione continua degli aspiranti che nei mesi successivi all'anticipo accumulano titoli rilevanti. Il rischio concreto è una penalizzazione significativa per i giovani docenti e per chi investe in aggiornamento professionale. L'esperienza degli anni passati ha dimostrato che un aggiornamento posticipato alla fine dell'anno scolastico consentiva una valutazione più completa, sebbene con difficoltà amministrative significative. La proposta ministeriale cerca di conciliare efficienza e trasparenza, ma l'assenza di innovazioni strutturali nelle procedure digitali rende dubbio il successo dell'anticipo.
Le parti sociali hanno avviato un dialogo con il Ministero, sollecitando modifiche che consentano la valutazione dell'intero anno scolastico e un allungamento della finestra di presentazione. Tra le soluzioni alternative emerse vi sono aggiornamenti "virtuali" successivi, piattaforme digitali più performanti e revisione automatica delle posizioni. Il dibattito rimane aperto e nel prossimo futuro saranno fondamentali compromessi che tutelino i diritti degli aspiranti insegnanti, garantendo un sistema di reclutamento trasparente, equo e meritocratico, essenziale per la qualità della scuola italiana.