Hubble e la sfida dell'infinito: l’immagine più nitida della cometa interstellare 3I/Atlas nel Sistema Solare

Il 2025 ha visto l'arrivo del terzo visitatore interstellare nel Sistema Solare, la cometa 3I/Atlas, che ha acceso un nuovo fervore nella comunità scientifica globale. Questi oggetti, rari e preziosi, offrono uno sguardo diretto sulla materia primordiale che attraversa la galassia, permettendo agli scienziati di studiare corpi celesti di origine esterna con dettagli finora impensabili. La cometa è stata osservata con il telescopio spaziale Hubble, strumento da decenni fondamentale per l'astronomia grazie alla sua capacità di ottenere immagini ad altissima risoluzione, liberate dalle distorsioni atmosferiche. La fotografia più nitida mai scattata a una cometa interstellare ha rivelato particolari sul nucleo ghiacciato e sulla chioma gassosa di 3I/Atlas, offrendo informazioni cruciali sulla sua dimensione, stimata tra 320 metri e 5,6 chilometri con metodologie avanzate come spettroscopia e imaging multibanda. Nonostante la sua provenienza aliena, il comportamento di 3I/Atlas ricorda quello delle comete tradizionali del Sistema Solare, evidenziando processi di degassamento e formazione di coda simili, seppur con alcune peculiarità da approfondire. Viaggiando a circa 210.000 km/h, essa ha permesso una finestra temporale limitata ma preziosissima per raccogliere dati, i quali hanno potenziali impatti che vanno dalla comprensione della formazione cosmica all’ipotesi dell’origine della vita. Hubble, attraverso campagne coordinate internazionali, ha giocato un ruolo chiave nel tracciare nuove strade di ricerca interdisciplinare, mentre la comunicazione e la divulgazione di questi eventi stimolano l’interesse sociale e culturale verso l’astronomia. Guardando al futuro, la scoperta sottolinea l’importanza di sviluppare strumenti sempre più sofisticati e missioni mirate ai corpi interstellari, che continueranno a spingere i confini della conoscenza e a nutrire l’inesauribile curiosità umana verso l’infinito.