
Il batterio killer delle stelle marine: Scoperto il responsabile della morte di 6 miliardi di esemplari
La recente epidemia che ha devastato la popolazione di stelle marine, con la morte di oltre 6 miliardi di esemplari, rappresenta una delle crisi ambientali più gravi mai registrate negli oceani. Questa tragedia ha avuto implicazioni profonde sulla biodiversità marina, in particolare colpendo specie chiave come le stelle marine girasole, fondamentali per l'equilibrio degli ecosistemi sottomarini. Grazie a ricerche internazionali pubblicate su Nature Ecology & Evolution, è stato identificato l'agente patogeno responsabile: il batterio Vibrio pectenicida, precedentemente ritenuto poco dannoso, ora riconosciuto come causa principale di questa moria. Il batterio provoca una malattia nota come "sea star wasting disease", caratterizzata da lesioni, erosione dei tessuti e morte rapida degli organismi colpiti. La scoperta ha consentito di escludere altre ipotesi, come virus o effetti indiretti del cambiamento climatico, e di evidenziare invece l'impatto diretto di questo patogeno batterico.
L'epidemia delle stelle marine si inserisce in un contesto più ampio di malattie marine causate da agenti patogeni adattabili, con il genere Vibrio che dimostra notevole capacità di adattamento alle variazioni ambientali come temperatura e salinità. Questi batteri sono noti anche per effetti patogeni sull'uomo, ma ora emerge la loro pericolosità per l'ecosistema marino. I sintomi della malattia includono lesioni cutanee, distacco degli arti e disseccamento, con decorso letale in meno di una settimana. La perdita significativa di queste specie ha un impatto devastante su interi habitat, compromettendo il controllo di specie invasive e alterando la catena alimentare marina. Le aree colpite, soprattutto lungo le coste del Pacifico, hanno visto desertificazioni di ampie superfici di fondali.
Per far fronte a questa emergenza, gli esperti propongono strategie multi-livello che comprendono il monitoraggio costiero regolare, la gestione sostenibile degli scarichi che influenzano nutrienti e microplastiche, la selezione genetica per ceppi resistenti e campagne di sensibilizzazione pubblica. La ricerca su batteri marini pericolosi assume un ruolo cruciale per prevenire future epidemie e proteggere la biodiversità marina. La collaborazione internazionale e l'investimento in tecnologie avanzate saranno fondamentali per sviluppare efficaci misure di tutela ambientale. In conclusione, l’identificazione di Vibrio pectenicida come agente patogeno apre la strada a nuove ricerche e strategie di conservazione essenziali per garantire la resilienza e la salute degli ecosistemi marini nel futuro.